SEO per editori online, 4 consigli per attrarre più lettori

Nicola Onida
24 Novembre 2021
Articoli
SEO per editori online Lapenna del web blog

La SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca, è grosso modo un gioco per attirare l’attenzione dell’utente online. Le persone usano continuamente i motori di ricerca per trovare le informazioni che interessano di più.

Perciò le aziende online dovrebbero sfruttare tutti gli strumenti disponibili per aumentare le loro possibilità di essere trovate nella parte superiore delle pagine dei risultati di ricerca (SERP).

Questo vale anche per chi gestisce riviste online, magazine digitali e grandi portali di editoria e informazione, che sia più o meno specializzata.

Che tu voglia aggiornare il tuo piano strategico di parole chiave o approfondire concetti di ricerca più avanzati, ecco i suggerimenti SEO che qualsiasi editore di riviste e magazine online vorrebbe conoscere.

Per aiutarti a ottimizzare il tuo sito web editoriale per la ricerca online, mi sono focalizzato su 4 suggerimenti SEO pensando a editori di riviste, testate e magazine online.

Perché un editore online non può ignorare la SEO?

Il traffico dai motori di ricerca come Google è qualcosa che gli editori di riviste online non possono permettersi di ignorare.

Senza dubbio il marketing del passaparola e i social media continuano ad avere la loro rilevanza nel mondo dell’editoria digitale. Tuttavia, il traffico di ricerca per un sito web è una fonte automatica di visualizzazioni e pubblico in target. Una fonte di visibilità che non può essere sopravvalutata, soprattutto se l’obiettivo finale della piattaforma è quello di attrarre più pubblico possibile.

Editori di riviste online e publisher non cercano solo traffico. Vogliono attirare visitatori mirati che sono effettivamente interessati agli argomenti che trattano. Il traffico di alta qualità è una priorità fondamentale per gli editori di riviste online.

Gli editori e i publisher che non hanno ancora ottimizzato i loro siti web per un corretto posizionamento nei risultati di ricerca stanno perdendo traffico prezioso.

“Mentre è importante riconoscere che il traffico referral ha valore, la monetizzazione di questo traffico è diventata sempre più complessa per gli editori perché la maggior parte dei profitti è spremuta da Google. Google ha a tutti gli effetti trasformato se stessa nella “prima pagina” per le news, possedendo la relazione con i lettori e relegando i contenuti a semplici commodity sulle sue proprietà.”

Brad SmithPresidente Microsoft

Come la ricerca online aiuta la crescita di riviste, magazine e portali di informazione

I motori di ricerca possono aiutare le riviste online a promuovere i propri contenuti e a raggiungere un nuovo pubblico.

In un sondaggio condotto da Ezoic Research, la SEO e la crescita del pubblico sono state classificate come le due principali priorità per editori e testate online.

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Se vuoi rendere il tuo sito web visibile al maggior numero di lettori possibile che rientrano nel tuo target demografico, allora dovrai iniziare a costruire una solida strategia SEO per il tuo portale d’informazione online.

SEO per editori online: è solo questione di aggiornamento?

Molti editori di riviste sono intimiditi dalla SEO, ed esitano ad apportare modifiche ai loro siti web, per paura di sbagliare o generare problemi nella struttura della piattaforma.

Sono paure del tutto lecite, ma non può essere questo il motivo che spinge editori, publisher e riviste online a rimanere fossilizzati su un tipo di SEO ormai obsoleta.

Potrebbe trattarsi semplicemente di apportare una serie di piccole ma decisive modifiche ai contenuti pubblicati. Piccoli aggiornamenti al contenuto del sito possono portare a grandi risultati sotto forma di aumento del traffico e percentuali di clic più elevate.

Solo per i casi più complessi potrebbe essere necessario rivedere la struttura di un sito web, con l’obiettivo di aiutare i robot dei motori di ricerca a scansionare meglio le pagine per indicizzarle e posizionarle in maniera corretta.

In linea di massima, le attività o strategie SEO che portano a reali miglioramenti nel posizionamento sui motori di ricerca possono essere suddivise in due categorie principali:

  1. Architettura del codice delle pagine web che influisce sul posizionamento del sito in SERP (SEO on-page)
  2. Contenuti, pubblicazioni e percorsi di navigazione che influiscono sui comportamenti dei visitatori (User Experience e contenuti SEO-friendly)

Qual è il fattore decisivo nella SEO per editori?

Sappiamo che il posizionamento di un sito web su Google dipende da migliaia di fattori.

Uno dei più importanti è la pertinenza della query. Per fare un esempio, è molto più facile raggiungere la prima pagina dei risultati di ricerca quando qualcuno sta cercando il titolo della tua rivista. Potrebbe invece essere più difficile scalare il posizionamento in SERP per le parole chiave popolari della nicchia a cui si rivolge la rivista, il portale o il magazine.

Il posizionamento nella prima pagina dei risultati di Google per una parola chiave popolare nel settore della moda, dello sport o dell’arredamento non è qualcosa che accade dall’oggi al domani. Attraverso un lavoro diligente di programmazione e organizzazione gli editori sono in grado di ottenere miglioramenti graduali e strabilianti nel tempo.

Dato che il 93% delle esperienze online inizia proprio con una ricerca, gli editori non possono permettersi di non posizionarsi in alto nei risultati Google.

Più alto è il posizionamento del tuo sito web nella ricerca, maggiore sarà probabilmente la tua percentuale di clic. Più clic equivalgono a più traffico e ciò si traduce in un aumento dei lettori e degli abbonati.

Come andrebbe fatta la SEO per editori e publisher

Molte delle principali “regole d’oro” della SEO (di cui gli stessi editori hanno sentito parlare) continuano ad essere totalmente ignorate nei loro siti web e portali di informazione. Le basilari tecniche di posizionamento non si applicano al settore delle riviste online.

I principali ostacoli che si frappongono tra un sito web editoriale e un buon posizionamento SEO sono di natura strategica:

  • Formazione dei contributor o editor sulle SEO best practices
  • Aggiornamento dei contenuti esistenti
  • Manutenzione tecnica delle pagine web
  • Ottimizzazione delle URL e pulizia dei contenuti obsoleti per la piattaforma
  • Archiviazione dei contenuti passati per non generare errori 404 o dare origine a gravi casi broken links.

Una volta che l’editore riesce a trovare una soluzione per queste macro-aree di intervento SEO, la sua piattaforma è pronta a decollare nella ricerca sul web.

1. Velocità di caricamento e navigabilità della pagina

Per decidere quali pagine web mostrare nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, i robot degli algoritmi si affidano a “segnali”, come contenuti pertinenti, parole chiave attinenti, pagine di profili social e backlink di qualità.

Ma più di tutti, soprattutto negli ultimi tempi, il fattore decisivo è dato dalla facilità di navigazione di un contenuto online: quanto è semplice (e rapido) caricare e navigare una pagina web d’informazione?

2. Il vecchio mito del semaforo Yoast

Gli editori e i publisher che si interessano di SEO hanno sempre pensato che fosse sufficiente apportare piccoli settaggi in fase di back-end ai contenuti dei loro siti web per posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca.

La maggior parte di loro si è sempre concentrata affinché venissero svolte attività come l’aggiunta di tag “title”, l’inserimento di parole chiave pertinenti, la corretta lunghezza del meta tag “description”, ecc. Storico punto di riferimento per i publisher è il celebre “semaforo di Yoast”.

SEO per editori esempio semafori plugin Yoast SEO Lapenna del web

Yoast SEO è uno dei plugin più famosi per chi scrive articoli blog e contenuti web attraverso la piattaforma WordPress. Questo strumento aiuta editor e web writer a creare un contenuto che rispetta le basilari regole della SEO. Un articolo che presenta le luci verdi del semaforo Yoast, è considerato conforme alle regole dei motori di ricerca e pronto per essere indicizzato e posizionato.

Tuttavia non è così semplice ed è ormai da tempo che non si fa più SEO in base alle luci verdi del semaforo Yoast. Può capitare che per poter rispettare le indicazioni del plugin (e ottenere le luci verdi) si trasgredisca ai nuovi parametri che Google utilizza per classificare un contenuto come “di valore”.

3. Gestire i contenuti duplicati e obsoleti

Il primo pensiero che popola le mente di un editor è quello di pubblicare più contenuti possibile per poter dare in pasto al motore di ricerca quanto più materiale da indicizzare. In poche parole, puntare sulla quantità piuttosto che sulla qualità.

Soprattutto quando si gestiscono magazine e piattaforme generalisti, questa è la scelta che si segue. Niente di più sbagliato!

Per quanto riguarda i contenuti duplicati, sono a tutti gli effetti dannosi per chi desidera sfruttare il posizionamento sui motori di ricerca come prima fonte di traffico sul sito. I contenuti duplicati generano confusione sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Se stai producendo contenuti copiati per manipolare le classifiche dei motori di ricerca e rubare traffico, sappi che i robot di Google hanno raggiunto ormai un’evoluzione tale da rilevare in pochissimo tempo testi e parti di testo già pubblicati. Questa pratica danneggia pesantemente il posizionamento di un dominio web, che si tratti o meno di una piattaforma editoriale.

Anche pubblicare pagine con poco testo e assolutamente prive di reali informazioni pratiche ed esaustive per l’utente è qualcosa che non porta risultati. Viceversa, è un enorme spreco di risorse. A perdere tempo sono sia il web writer (che potrebbe dedicarsi a pubblicazioni più importanti) che l’algoritmo (che investe del tempo per capire se una determinata pagina è rilevante o meno ai fini del posizionamento in SERP).

La strategia che porta risultati è sempre quella di creare il miglior contenuto originale che un lettore possa leggere. Concentrati sulla creazione di un ottimo contenuto web, sia dal punto di vista delle informazioni presenti, sia dal punto di vista tecnico.

Un lavoro più strutturato produrrà maggiori vantaggi SEO.

4. Aggiornare correttamente i contenuti di punta

Una buona pratica che tutti i portali d’informazione dovrebbero adottare è quella di curare e tenere aggiornati gli articoli principali del sito. Si tratta di dare la giusta rilevanza a contenuti che per natura si prestano ad essere riproposti al ripetersi di eventi e ricorrenze. Spesso questi contenuti vengono indicati come evergreen dagli esperti di digital marketing.

Ciò presuppone un approccio strategico alla pubblicazione. Prima di tutto nella creazione di una URL univoca e che non crei problemi di cannibalizzazione tra pagine dello stesso sito web.

Possibilmente, la URL non dovrà mutare nel tempo affinché acquisisca autorevolezza agli occhi del motore di ricerca e porti sempre più traffico nel tempo grazie a un miglioramento del posizionamento in SERP.

Rinfresca l’articolo, il blog post o il contenuto con informazioni aggiornate degne di nota. Controlla che le domande e i dubbi più rilevanti per il lettore vengano affrontati offrendo dati e risposte al passo coi tempi.

SEO per editori online: aumenta i tuoi lettori grazie al posizionamento

Alcuni editori e publisher (soprattutto coloro che possono contare su un brand affermato) continuano a pensare che la SEO non sia poi così importante se si fa un grosso lavoro di content marketing in termini quantitativi.

La “vecchia scuola” continua a credere nell’efficacia della tempestività quando si tratta di pubblicare una notizia o un articolo sul web. Tuttavia, per poter competere sul web, questa strategia non è più sufficiente. Tantissimi siti web rinomati, vengono surclassati in SERP da blog con un marchio meno autorevole ma contenuti molto più performanti lato SEO.

La SEO era, rimane e sarà una componente fondamentale per l’acquisizione di nuovi lettori e abbonati.

La ricerca online continua ad affermarsi e disporre di margini di crescita ancora elevati. Il lettore di oggi è un pensatore critico. È felice di prendere parte a discussioni online ed è disposto a utilizzare i motori di ricerca per approfondire un particolare argomento.

Perciò il mio consiglio è quello di fare attenzione ai suggerimenti SEO visti sopra. Non è necessario trasformare completamente la struttura di un sito editoriale. Bastano pochi accorgimenti nell’organizzazione dei contenuti per ottenere grandi risultati a lungo termine. Sia in termini di posizionamento su Google che di traffico organico per il tuo progetto editoriale sul web.

Nicola Onida
Appassionato di comunicazione e marketing digitale. Aiuto aziende e professionisti a raggiungere la visibilità online. Mi trovi su www.facilewebmarketing.com