Dalle guide di viaggi ai reels, così è cambiata la comunicazione travel ai tempi dei social

Serena Proietti Colonna
24 Maggio 2023
Articoli
Com'è cambiata la comunicazione travel

Faccio parte di una generazione per cui è difficile credere che un tempo i viaggiatori girassero il mondo con in mano una complessa cartina geografica, senza conoscere la lingua, e con il solo ausilio di una guida di viaggio per trovare informazioni su cosa visitare. Sembra un mondo assai lontano per chi, come me, ha iniziato a passare da un continente all’altro con un navigatore sempre pronto a indicare la strada, con la giusta conoscenza dell’inglese – ma con google traduttore come fedele compagno nelle situazioni più complesse – e con la possibilità di accedere a informazioni su una determinata località in ogni momento desiderato. È arduo pensare che fosse possibile, ma è la verità: il mondo dei viaggi è cambiato in maniera rapidissima e con esso anche la comunicazione travel, soprattutto con l’avvento di internet e il sempre più frequente uso dei social.

Il Digital Travel

Se è mutato il nostro modo di viaggiare, è chiaramente cambiata anche la comunicazione travel. Tutto ciò è stato possibile con l’avanzamento tecnologico, ma anche perché le esigenze dei viaggiatori di oggi sono diverse rispetto al passato.

Attualmente si parla di Digital Travel, ovvero dell’uso di qualsiasi dispositivo digitale accessibile per preparare, organizzare, gestire e godersi un viaggio. Il tutto con un investimento temporale quasi minimo, mentre fino a qualche anno fa erano necessari persino mesi per ognuna delle fasi che vi abbiamo appena specificato.

La preparazione passava attraverso i pochi mezzi di trasporto disponibili e i prezzi ad essi legati che non erano di certo a basso costo – in alcune circostanze – come oggi; l’organizzazione prevedeva lunghe ore di studio delle guide turistiche sottolineando i punti di interesse e cercando di pianificare un itinerario nel migliore dei modi possibili; la gestione portava ad essere inconsapevoli che, forse, le cose a destinazione erano differenti rispetto a come riportato sulle pagine di quella stessa guida turistica utilizzata; godersi l’esperienza era assolutamente straordinario e soddisfacente, ma spesso non priva di ostacoli durante il cammino.

Presenti in passato e attive anche adesso sono invece le agenzie di viaggio e i tour operator, ma la verità è che nel corso del tempo anche loro si sono dovute adeguare all’evoluzione turistica, compresa la comunicazione, per cercare di vendere un pacchetto di viaggio a più clienti possibili.

Pianificazione dei viaggi ieri e oggi

Pianificazione dei viaggi ieri e oggi

Internet nel settore turistico

La realtà nuda e cruda è che il sempre maggior uso di internet ha rivoluzionato il mondo dei viaggi: si è modificato il metodo di acquisto e di pari passo anche le modalità con cui vengono proposte le offerte di viaggio.

La rete – ma anche l’abbattimento dei costi in fatto di viaggi – ha permesso a un bacino sempre più ampio di utenti di affacciarsi a questo mondo. Al contempo ha fatto sì che gli enti turistici, le agenzie – e chi più ne ha più ne metta – potessero far conoscere i propri prodotti a un pubblico enorme, e con uno sforzo economico nettamente inferiore rispetto a quello richiesto precedentemente.

Se in passato nelle strategie di marketing in ambito turistico al primo posto c’era il prodotto offerto, oggi a occupare il gradino più alto del podio è il viaggiatore che, tramite l’uso dei canali telematici, sceglie in maniera autonoma il servizio che ritiene più adatto.

Attualmente è anche più facile comunicare singolarmente con ogni cliente per comprenderne richieste e desideri. In sostanza, se fino a qualche anno fa era impossibile partire senza avere una o più guide turistiche con sé, oggi il mezzo indispensabile per il viaggiatore è internet.

Non a caso in questi ultimi anni sono state sviluppate sempre più piattaforme online in cui gli utenti possono condividere le loro esperienze e influire sulle scelte di altri possibili turisti. I canali di comunicazione tradizionali del settore travel sono stati modificati radicalmente, e quindi ripensati in base ai cambiamenti tecnologici avvenuti negli ultimi anni. Ciò ha portato a novità incredibili anche in fatto di pubblicizzazione di una destinazione turistica.

L’impatto dei social nel settore turistico

L’avvento di internet ha fatto sì che nascessero i blog e, soprattutto, i social network, strumenti che ormai giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione travel e con cui stabilire una relazione con il cliente.

Ogni social attualmente esistente può essere utilizzato in maniera diversa, e quindi in base agli obiettivi aziendali e al target di riferimento. Tra i più utilizzati ci sono:

  • Blog: non è un vero e proprio social ma un sito internet in cui un blogger pubblica informazioni, opinioni o novità in forma di articoli. I blog aziendali, ma soprattutto i blogger che gestiscono pagine web molto famose, hanno una forte influenza sulle persone che li seguono;
  • Facebook: il social network più diffuso al mondo dove la maggior parte delle aziende possiede pagine spesso usate come una piattaforma. I post pubblicati, in diverse circostanze, prevedono una ‘call to action’ per spingere gli utenti a collegarsi sul sito web;
  • Youtube: è una community dove pubblicare video di lunghezza variabile. Le aziende, gli enti turistici, e così via, aprono un canale e condividono periodicamente video a tema;
  • Instagram: social network basato sulla condivisione di foto, storie delle durata di 24 ore, video e reels. Ha fatto nascere diverse figure professionali, come gli influencer, che attraverso i post condivisi influenzano migliaia (in alcuni casi persino milioni) di persone;
  • Tik Tok: il social network più giovane che si basa sulla diffusione di video, più o meno lunghi, e che cattura maggiormente l’attenzione della Generazione Z, ovvero tutti i nati dal 1995 ad oggi.

Lo storytelling emozionale nel settore travel

Come si può intuire, ogni social network può essere utilizzato per comunicare un messaggio turistico diverso e, soprattutto, a un pubblico differente. Tuttavia, sono tutti legati da un unico denominatore: lo storytelling emozionale, ovvero il raccontare storie che fanno sentire bene, tanto da coinvolgere il pubblico e convincerlo persino a scegliere un determinato luogo come meta di viaggio, anche se non ne ha mai sentito parlare.

Narrazioni che descrivono posti meravigliosi attraverso l’arte delle parole, tanto da riuscire a farli entrare nel cuore dei viaggiatori ancor prima di esserci stati, e tramite immagini che fanno sognare, video che mostrano angoli incredibili e musica che sembra voler catapultare direttamente in loco.

Comunicazione travel e social network

L’uso dei social nella comunicazione travel

Comunicazione travel attraverso l’uso di Youtube

Per capire meglio cosa si intende per storytelling emozionale e la potenza dei social network nella comunicazione travel, passiamo in rassegna alcuni casi di successo.

Un esempio di campagna di comunicazione di successo, attraverso l’uso di Youtube, è stata quella del Trentino con il suo “Respira sei in Trentino”.

L’ente turistico ha voluto parlare, utilizzando lo storytelling emozionale sotto forma di video, direttamente al cuore delle persone per cercare di influenzare le loro scelte e creando legami duraturi con il territorio.

Una campagna bellissima e basata sulla promozione delle attività all’aperto, della natura e della maestosità delle montagne di questa zona. Sono state usate immagini e video eccezionali e tutte accompagnate da frasi semplici e suggestive ma che arrivano dritte al cuore di chi le legge e/o ascolta. Si è creata perciò una vera e propria esperienza emozionale, sia sul piano della bellezza, sia sulle sensazioni che questi luoghi riescono a suscitare. Il viaggiatore, quindi, pur non essendo mai stato in questo angolo italiano, è riuscito a sentirsi più vicino al brand e alle sue proposte, e perciò lo ha scelto come sua meta di viaggio.

Comunicazione travel attraverso l’uso di Instagram

Come vi abbiamo accennato in precedenza, Instagram ha lanciato gli influencer e spesso molte destinazioni, strutture turistiche e così via, utilizzano la loro immagine per promuoversi. Una mossa assolutamente vincente è stata quella della Galleria degli Uffizi di Firenze con Chiara Ferragni: in occasione della riapertura del museo nell’estate 2020, l’imprenditrice digitale, in accordo con la struttura, ha deciso di andare alla scoperta dei capolavori artistici e di promuoverli sul suo canale e quello del museo.

Sapete qual è stato l’effetto di questa collaborazione tra la Galleria degli Uffizi e una delle influencer più seguite al mondo? In quello stesso anno, e per la prima volta, i ragazzi sotto i 25 anni hanno rappresentato più di un terzo del totale dei visitatori presso la Galleria degli Uffizi, pari a +34,6%. E la cosa più incredibile è che c’erano ancora diverse norme Covid come l’uso della mascherina e gli ingressi contingentati.

La futura evoluzione della comunicazione travel

In questo articolo abbiamo approfondito solo alcuni dei tantissimi temi che sono legati ai cambiamenti e all’evoluzione della comunicazione in ambito turistico. Sono ben di più infatti, gli aspetti da prendere in considerazione ma che non sono di pertinenza di questo specifico contesto.

Quel che è certo, però, è che le più recenti indagini sull’argomento, come quelle condotte da Booking, rivelano che ormai i social network sono diventati le nuove guide di viaggio: 1 viaggiatore su 5 controlla i profili social dei vip per trovare le strutture e le destinazioni che attirano più turisti. 1 viaggiatore su 10, invece, arriva persino a mettersi in posa come il proprio instagrammer o influencer preferito.

Poi ancora uno studio pubblicato su Statista ha evidenziato la forza sempre maggiore dei social network: più del 36% delle persone usa i social per cercare idee e ispirazioni per il prossimo viaggio. Mentre secondo un report condotto da Arrivia a marzo 2022, un utente mobile su tre utilizza i social network quando si tratta di fare ricerca sui viaggi. La percentuale cresce con il diminuire dell’età degli utenti: 40% se si parla di Millennial e 60% tra la Generazione Z.

Curare i propri social, quindi, è una delle prima chiavi per ottenere un vero successo in ambito turistico.

Digital travel e comunicazione emozionale

Investire sul digital per la comunicazione travel

Serena Proietti Colonna
Dottoressa di Ricerca in Psicologia Cognitiva, viaggiatrice per indole, Travel Blogger per passione e Redattrice Web per amore della scrittura. Viaggio zaino in spalla,  empatizzo con il prossimo, mi immergo nella natura, sorrido e racconto avventure ed emozioni