Video storytelling, il potere delle emozioni raccontate in video

Nicolas Baccani
10 Febbraio 2025
Articoli
Video Storytelling

In un mondo dove le informazioni ti vengono lanciate addosso come secchiate d’acqua fredda all’epoca dell’ice bucket challenge (vi sblocchiamo un ricordo), non si tratta solo di dare l’informazione. Dobbiamo darla meglio degli altri, nel minor tempo possibile e in maniera più immediata. Possibilmente, facendo emozionare.

E allora facciamo un video, ovviamente, perché chi ha più il tempo di leggere, oggigiorno? Il video storytelling è la strategia di marketing di cui hai bisogno per raccontare il tuo brand senza rendere troppo palese il tuo intento pubblicitario.

Facciamo un video?

Il video storytelling è una strategia di marketing che utilizza i video per raccontare le storie in maniera coinvolgente.

È più facile raccontare, trasmettere un’emozione, stimolare un bisogno consumistico attraverso la narrazione video, perché l’immediatezza dello stesso è evidente. Non c’è bisogno di leggerlo per capirlo: ti scorre davanti agli occhi e, se è ben fatto, rimani con lui fino alla fine del viaggio.

Oltre a questo, ricordati che i giovanissimi non cercano quasi più su Google come fare per sbloccare il PC dal parental control o investire in criptovalute la loro paghetta: lo cercano su TikTok, dove il video è l’unico formato possibile.

Dunque se stai ancora scrivendo per Google sappi che sei un po’ all’antica, ma ti capiamo perfettamente o non saremmo un’agenzia di content marketing: il tuo messaggio deve arrivare anche ai più vetusti, ovvero noi, gli ultimi dei romantici ancora attaccati all’idea che la big tech di Mountain View sia l’ultimo faro di speranza per chi ha ancora voglia di leggere.

La narrazione video è come una bacchetta magica che ti trasporta in un mondo nuovo e coinvolgente, in cui ti senti davvero parte della storia. Quando guardi un video ben realizzato, sei catturato dal racconto, dai personaggi e dalle emozioni che la storia ti fa provare.

Ora immagina di guardare un video che racconta la storia di un’azienda, delle sue radici e dei valori che la guidano. Se fatto bene, questo tipo di video potrà farti provare una connessione profonda con il brand e le persone che lo rappresentano. Potrà farti sentire parte della loro missione e delle loro aspirazioni.

Lo spot Barilla – Tokyo è un classico esempio di storytelling che utilizza elementi emotivi per creare una connessione con il pubblico. Nel video, i genitori di un ragazzo italiano che vive a Tokyo decidono di andare a trovarlo, portando con sé un pacco di pasta Barilla. La storia segue il viaggio dei genitori e la loro avventura a Tokyo mentre cercano il figlio, fino a quando alla fine si incontrano e mangiano insieme la pasta.

Lo spot è stato un grande successo sia in Italia che all’estero grazie alla sua capacità di creare un forte legame emotivo con il pubblico. La storia tocca temi universali come l’amore per la famiglia, l’emozione del viaggio e la passione per il cibo italiano. Inoltre, il messaggio del marchio Barilla è stato trasmesso in modo discreto ma efficace, lasciando un’impressione duratura sulla mente dei consumatori.

Il video è diventato un classico dello storytelling pubblicitario ed è stato premiato in molte competizioni internazionali per la pubblicità. Ha dimostrato come la narrazione di una storia coinvolgente, unita a un messaggio chiaro e al branding sottile, possa creare un impatto duraturo sui consumatori.

In sintesi, perché fare i video per raccontare il proprio brand?

  • Il video va fruito, e non letto: ha un’immediatezza che lo rende molto più digeribile da tutti, anche da coloro che non conoscono il prodotto e ancora non sanno di esserne interessati;
  • Ha più probabilità di farvi piangere questo testo sul video storytelling o lo spot della Barilla? Fatti questa domanda e risponditi da solo, come nella gamification;
  • Quando la targhettizzazione è azzeccata, il video viene fruito non una, ma più volte, da tutti coloro che frequentano i social media o una determinata piattaforma. Dopo una, due, quattro visualizzazioni, il messaggio commerciale finirà per passare e l’utente verrà attratto dal brand. A quel punto tocca al resto dei contenuti (come per esempio quelli di un buon e-commerce) finalizzare la conversione;
  • Video storytelling e visual storytelling stanno alla base della comunicazione aziendale moderna, e dell’attività di branding allo stato dell’arte. Per farla breve, se non fai video sei più demodé della gonna al ginocchio. E questo vale per la Barilla, ma anche per la tua micro-attività con dodici followers su Instagram, tra cui tua madre e tua zia.
  • Si lavora per creare un’esperienza immersiva, coinvolgente e soprattutto in grado di generare mimesi: questa parola presa in prestito dal greco significa che il tuo video deve in qualche modo far immedesimare il cliente nell’esigenza e nei bisogni del protagonisti. Persone con la pelle secca, con un’assicurazione auto troppo alta, con il bruciore di stomaco.
  • Crea uno scorcio sui valori del brand. Se non hai dei valori o non sai ancora quali sono, torna a pagina 20 del tuo libro di marketing. In ogni caso, sappi che se un consumatore sposa la tua politica di produzione, packaging, branding, quant’altro, ci sono molte più probabilità che scelga te, anche se costi un pochino di più dell’anonima concorrenza.
  • Si usano musiche, testi, immagini, filmati, linguaggio parlato: un insieme di tecniche di comunicazioni che, a differenza del linguaggio scritto, aiutano a coinvolgere tutti i sensi. Sì, anche quelli di chi guarda con poca attenzione, a differenza dei testi.

Tutto molto bello, certo. Ma da che parte si comincia?

La prima cosa che ci sentiamo di consigliarti è di dare un’occhiata ai tuoi feed, e guardare cosa fanno gli altri. Conoscere le tecniche dei concorrenti è utilissimo, a patto che tu stia guardando con l’occhio critico di un esperto, ovvero di una persona che ha gli strumenti per capire se un video è efficace o no.

Definizione di video storytelling

Il video storytelling è una strategia di comunicazione che utilizza il formato video per raccontare una storia coinvolgente su un brand, un’azienda o un prodotto. La sua forza sta nel fatto che, al contrario di una semplice presentazione di vendita, si concentra sulla narrazione e sul coinvolgimento emotivo dello spettatore.

Come funziona il video storytelling? In primo luogo, la trama viene sviluppata attorno alla relazione tra il brand e il pubblico. Successivamente, con la narrazione video, lo spettatore viene guidato attraverso un viaggio emotivo che lo porta a connettersi con il brand e la sua soluzione.

Terra Solida, azienda leader in tecnologie nella costruzione di strade e pavimentazioni, utilizza la metafora della vita per emozionare lo spettatore e descrivere in maniera coinvolgente il proprio core business.

I vantaggi del video storytelling sono molteplici. Innanzitutto, grazie alla sua capacità di coinvolgere il pubblico e creare un’esperienza memorabile, è in grado di suscitare emozioni, di comunicare i valori del brand e di influenzare le decisioni d’acquisto dei consumatori. Inoltre, il video storytelling è un metodo molto potente per costruire la reputazione del marchio e favorire l’interazione con il pubblico.

Dallo storytelling incentrato sul prodotto, alla trama di testimonianze del cliente, fino all’utilizzo di elementi come i personaggi, la colonna sonora e l’ambientazione, il video storytelling è un’arma potente per coinvolgere e conquistare il pubblico.

È una tecnica che, attraverso la narrazione coinvolgente, è in grado di connettere le persone in modo emotivo con il marchio e di favorire la crescita dell’attività.

La struttura narrativa: il viaggio dell’eroe

Sei al PC, davanti a un foglio Word pronto ad accogliere la trama del tuo video.

Sì, hai capito bene: il video storytelling ha la trama, e senza la trama è solo una serie di immagini che parlano di cose, tipo le pubblicità dei profumi che all’inizio pensi stiano parlando di automobili, poi di assicurazioni sulla vita: quelle che si somigliano un po’ tutte insomma, per capirci, fatte di emozioni, TAN e TAEG e niente arrosto.

Immagina il video come un film in formato mignon: il protagonista attraversa una serie di difficoltà per raggiungere il suo obiettivo, e alla fine, bè, c’è sempre il lieto fine nel video storytelling, perché il tuo prodotto, nemmeno a dirlo, vince su tutte le avversità.

La struttura è quella classica della narrativa immaginata da Joseph Campbell nel suo “Eroe dai Mille Volti”, ma versione redux.

L’eroe si trova nel mondo ordinario, viene chiamato all’avventura, il mentore lo istruisce ed è pronto a passare al mondo straordinario, dove dovrà sconfiggere le difficoltà (morte e rinascita, in pratica un climax) per ottenere la sua ricompensa.

Lo spot Barilla, da questo punto di vista, ricalca lo schema: la famiglia in Italia (l’eroe nel mondo ordinario) sente la chiamata all’avventura (deve andare a Tokyo per trovare suo figlio) e si compra la pasta (il mentore, l’italianità, la famiglia, ecc). Quando arriva a Tokyo (il mondo straordinario), dopo molte difficoltà (morte e rinascita) trova la sua progenie e mangiano tutti insieme la pasta (la ricompensa).

Quando progetti, ecco alcune tecniche di video storytelling che non devi scordare mai:

  • Ogni immagine, parola, fotogramma dev’essere funzionale alla narrazione, e ottimale per il messaggio che vuoi trasmettere. Togli il superfluo.
  • Hai poco tempo per conquistare l’attenzione del pubblico, spesso secondi. Ecco perché l’attacco dev’essere forte.
  • La forza deriva dal trigger emozionali, che puoi veicolare attraverso i personaggi, le inquadrature, la luce, le azioni, la musica e tutte le tecniche video-narrative che valgono anche per i film. Con la difficoltà che hai davvero pochissimo tempo per trasmetterle.
  • Se non puoi farli piangere, falli ridere. Possibilmente non di te, ma con te.
  • All’inizio è difficile per tutti. Insisti sulle tecniche narrative che ti abbiamo trasmesso e quando diventerai più bravo ed esperto, potrai anche ribaltarle.
  • Sii coerente. Le storie assurde sono divertenti se non hai niente da vendere se non il contenuto stesso. Quello che ti serve è che il cliente si immedesimi, sorrida o si commuova.

Chi è l’eroe dei tuoi video? Non sei tu, spoiler. Nel video storytelling l’eroe, ovvero il protagonista, è il potenziale cliente. Attraverso il tuo prodotto, il protagonista sarà in grado di superare una difficoltà. In altre parole, se il cliente acquista il tuo prodotto, potrà risolvere un problema che ha nella sua vita quotidiana.

Se stai raccontando una storia di successo aziendale, invece, il protagonista sei tu, ma devi renderti quanto più possibile umano e vicino al pubblico, il quale deve simpatizzare con te, fare il tifo per il tuo successo.

Selezione dell’audience e del tema

Una delle fasi più importanti nella creazione di una storia coinvolgente è senza dubbio la selezione dell’audience e del tema. Immagina di avere una storia fantastica da raccontare, ma poi ti accorgi che la stai presentando al pubblico sbagliato. Che delusione, vero? Ecco perché è importante identificare puntigliosamente il target prima di iniziare a creare qualsiasi storia.

Identificare il target e scegliere un tema rilevante

Ma come individuare il target? Innanzitutto, è importante definire una buyer persona, ovvero un profilo “fittizio” del tuo cliente ideale. Chi è? Quali sono le sue esigenze, i suoi interessi e i suoi problemi? Questo aiuta a comprendere meglio le esigenze, le preoccupazioni e le aspirazioni del pubblico target.

Conoscere a fondo il tuo pubblico ti aiuterà a capire quale tipo di storia raccontare e come farlo in modo coinvolgente. Una volta identificato il target, è essenziale scegliere un tema rilevante.

Che cosa interessa davvero al tuo pubblico? Quali sono le passioni, le paure, le speranze di chi vuoi intercettare? Scegliere un tema che risuona con il tuo pubblico è la chiave per creare una storia coinvolgente e che resti impressa nella loro mente.

Ma attenzione, non esiste un unico tipo di storia adatto a tutti. È importante adattare il tipo di storia in base al target e al canale di diffusione. Ad esempio, una storia per un pubblico giovane su TikTok o Instagram sarà diversa da una storia per un pubblico meno giovane su Facebook.

Unici, Umani, Connessi. Il video lancio per il rebranding di Lapenna del Web. Il video teaser è stato veicolato su Instagram per un target mediamente giovane, come quello dei freelancer professionisti, il target tipo che equivale alla figura professionale che lavora a LdW.

Tipi di storie da raccontare in base al target e al canale di diffusione

Una volta definito il pubblico, è possibile scegliere il tipo di storia da raccontare. Ad esempio, se il target è costituito da giovani appassionati di tecnologia, si può optare per una storia che presenti il prodotto in modo innovativo e con uno stile visivo accattivante. Se il target è costituito da famiglie, si può scegliere una storia che sia divertente e che metta in risalto i vantaggi del prodotto per il benessere della famiglia.

È importante considerare il canale di diffusione. Ad esempio, se si utilizza YouTube, una piattaforma che permette una grande varietà di formati video, si può optare per un video con una trama più complessa e una durata maggiore. Se si utilizza Instagram, invece, si deve scegliere un formato più breve e d’impatto.

In generale, i tipi di storie che si possono raccontare attraverso il video storytelling includono:

  • Storie personali: queste storie sono focalizzate sulla vita delle persone e possono essere utilizzate per presentare il fondatore dell’azienda o i membri del team o per creare una connessione emotiva con il pubblico.

Il video “Thank You, Mom” di Procter & Gamble, celebra le mamme di tutto il mondo che supportano i loro figli nella vita di tutti i giorni. La storia è stata utilizzata per creare una connessione emotiva con il pubblico e per mostrare il legame unico tra madre e figlio. “Ci vuole qualcuno forte per rendere forte qualcuno. Grazie, mamma”.

  • Storie sul prodotto: queste storie presentano il prodotto in modo innovativo e coinvolgente, mettendo in evidenza le sue caratteristiche e i suoi vantaggi per il pubblico target.

I video promozionali di GoPro per presentare le nuove action cam è un altro ottimo esempio di una storia sul prodotto. Il video mostra come le action cam GoPro possono essere utilizzate per catturare momenti unici e mozzafiato, dallo snowboarding al surf. La storia presenta il prodotto in modo innovativo e coinvolgente, mettendo in evidenza le sue funzionalità e il valore aggiunto per il suo target di riferimento.

  • Storie sui clienti: queste storie sono incentrate sulle esperienze dei clienti con il prodotto, l’azienda o semplicemente per sottolineare un aspetto fondamentale nella mission del brand. Possono includere testimonianze di successo, recensioni e storie di soddisfazione del cliente.

In “Real Beauty Sketches” di Dove, alcune donne descrivono la propria immagine di sé stesse, mentre un artista fa un ritratto di loro basato su queste descrizioni. Poi, lo stesso artista fa un altro ritratto delle stesse donne, questa volta basato sulla descrizione di un estraneo. Il video mostra come la percezione di se stessi possa influenzare la propria bellezza.

  • Storie sul brand: queste storie sono incentrate sulla storia dell’azienda, sulla sua missione e sui suoi valori. Possono essere utilizzate per creare un’immagine di marca forte o per differenziarsi dalla concorrenza.

Un esempio di storia sul brand è il famosissimo video di Apple intitolato “Think Different”. Questo video racconta la storia dell’azienda, che è stata fondata nel 1976, e sottolinea l’importanza dell’innovazione e del pensiero creativo nel DNA dell’azienda. Il video mette in evidenza alcuni dei personaggi più iconici della storia, come Albert Einstein e Martin Luther King, e afferma che le persone che pensano diversamente sono quelle che cambiano il mondo.

Corporate Video Storytelling

Il Video Storytelling è un modo potente e prezioso per suscitare emozioni negli spettatori e coinvolgere potenziali pubblici. Tuttavia, il video storytelling aziendale ha un altro aspetto cruciale che deve essere considerato. Con i video aziendali, è particolarmente importante essere consapevoli di dove il video verrà trasmesso, a quale pubblico sarà esposto e assicurarsi che la narrativa scelta possa superare le barriere culturali. Una storia in video può sembrare perfetta per un certo mercato o cultura, ma può facilmente fallire in un altro contesto.
Inoltre, è saggio evitare argomenti controversi o quelli che suscitano forti opinioni, ovvero cercare di far passare il proprio punto di vista nel modo più diplomatico possibile.

Nel 2017, per questo spot, Pepsi e Kendall Jenner hanno ricevuto critiche feroci sui social per aver minimizzato la questione della violenza della polizia che colpisce in modo sproporzionato le persone di colore. Pepsi ha poi ritirato lo spot poco dopo.

Video Storytelling: sceneggiatura e storyboard

È fondamentale che la trama del video sia chiara, che i personaggi siano ben definiti e memorabili, soprattutto dal momento che la maggior parte degli spettatori probabilmente lo vedrà solo una volta.

Fasi della sceneggiatura e dello storyboard nella creazione di un video

La sceneggiatura e lo storyboard sono due fasi fondamentali nella creazione di un video di storytelling. La sceneggiatura consiste nel descrivere in dettaglio la trama della storia che si vuole raccontare, inclusi i personaggi, l’ambientazione e gli eventi principali. In questa fase, è importante definire il tono della storia e il messaggio che si vuole trasmettere al pubblico.

Una volta scritta la sceneggiatura, si passa alla creazione dello storyboard, che è una rappresentazione visiva della storia. Lo storyboard è un disegno di ogni singola scena, che mostra come la storia si sviluppa, il movimento della macchina da presa, i personaggi e l’ambientazione. Questo aiuta a definire l’aspetto visivo del video e a prevedere le esigenze tecniche, come l’illuminazione e il montaggio.

La creazione di una sceneggiatura e di uno storyboard efficaci richiede una buona pianificazione e una conoscenza dettagliata del pubblico. Come già detto, è importante capire chi è il pubblico, quali sono i suoi interessi e le sue esigenze, in modo da creare una storia coinvolgente che colpisca il bersaglio. Inoltre, è importante scegliere il canale di diffusione giusto per la storia, ad esempio un video su YouTube o un video promozionale su Facebook.

Il processo di sceneggiatura e storyboard richiede creatività e pianificazione, ma i risultati possono essere straordinari. Con una storia ben raccontata, è possibile creare una connessione emotiva con il pubblico e aumentare l’engagement e le conversioni. Inoltre, una buona sceneggiatura e un buono storyboard possono aiutare a risparmiare tempo e risorse durante la produzione del video, poiché è più facile comprendere le esigenze tecniche e la direzione creativa prima di iniziare a girare il video.

Scrivere una sceneggiatura e crere uno storyboard

La sceneggiatura e lo storyboard sono elementi fondamentali nella creazione di un video coinvolgente ed efficace. La sceneggiatura è la base su cui si sviluppa l’intera storia del video, mentre lo storyboard è la rappresentazione visiva della sceneggiatura, con disegni o immagini che mostrano come la storia sarà raccontata.

Ecco alcuni suggerimenti per la scrittura di una sceneggiatura coinvolgente e per la creazione di un storyboard efficace:

  • Identificare il target: prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura, è importante sapere alla perfezione chi è il pubblico target del video. Questo aiuterà a creare una storia che sia rilevante e coinvolgente per il pubblico.
  • Definire un obiettivo chiaro: la sceneggiatura dovrebbe avere un obiettivo chiaro e definito, che sia in linea con la missione e i valori dell’azienda.
  • Utilizzare un linguaggio semplice: la sceneggiatura dovrebbe utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile per il target. Evitare tecnicismi e frasi troppo complesse.
  • Creare un’emozione: la sceneggiatura dovrebbe creare un’emozione nel pubblico, che lo spinga a seguire la storia fino alla fine.
  • Mostrare invece di raccontare: invece di descrivere ciò che accade nella storia, la sceneggiatura deve mostrare le azioni e le emozioni dei personaggi.

Per la creazione dello storyboard, ecco alcuni suggerimenti:

  • Mantenere una coerenza visiva: lo storyboard dovrebbe mantenere una coerenza visiva con la sceneggiatura e con l’immagine dell’azienda.
  • Utilizzare immagini chiare: le immagini dello storyboard dovrebbero essere chiare e rappresentare in modo efficace le azioni e le emozioni dei personaggi.
  • Creare una sequenza logica: lo storyboard dovrebbe rappresentare una sequenza logica di eventi, che sia facile da seguire per il pubblico.
  • Aggiungere note aggiuntive: lo storyboard può essere arricchito con note aggiuntive che descrivono i suoni, la musica e gli effetti speciali che saranno utilizzati nel video.
  • Fare revisioni: lo storyboard dovrebbe essere rivisto e modificato finché non si arriva a una versione definitiva che soddisfi le esigenze dell’azienda e del target.

Prendi una tavola o un muro e armati di post-it.

Per ogni post-it, definisci un momento del video, un messaggio da veicolare e una parola che vuoi utilizzare nella narrazione, che ritieni fondamentale ai fini del video storytelling. Segui le indicazioni che ti abbiamo dato e sposta i post-it, se necessario, per cambiare l’ordine degli elementi che appariranno in scena.

In questo modo ti sarà più facile identificare il flusso del video, e grazie ad esso potrai risparmiare un sacco di tempo di girato.

Errori comuni nel video storytelling

L’errore più comune che vediamo commettere a chi fa video è quello di pensare al formato come alla pubblicità che passa al cinema prima della proiezione di un film. L’azienda locale che promuove gli infissi non ha bisogno di uno storytelling, e dunque ti racconta quello che fa, ti dice che i suoi operai non sporcano mentre ti sventrano la casa, e il gioco è fatto.

Quando ti cimenti con l’identità del tuo brand, però, devi fare molto di più. Devi raccontare una storia. Questa storia può essere una metafora per far comprendere al pubblico i tuoi valori attraverso la struttura consolidata di un racconto.

  • Non stai rispettando la struttura della storia.
  • Non stai usando le emozioni nel modo giusto, o le stai evitando perché in qualche modo non sei in grado di trasmetterle o temi di sbagliare qualcosa.
  • Stai usando video o materiale di qualità molto scadente. Effetto spot pre-proiezione al cinema assicurato.
  • Hai scelto la filosofia spicciola perché non conosci i tuoi valori. “Quando ti fermi, noi ti diamo la mano e ti portiamo avanti”; “Il futuro sei tu”; “Ti indichiamo la strada perché l’abbiamo percorsa prima di tutti gli altri”.
  • Sei convoluto, complesso, pomposo e quasi sicuramente autocelebrativo. Ricordati che sì, vuoi vendere i tuoi prodotti, ma per farlo devi suscitare l’emozione di chi li sta guardando. E siamo abbastanza certi che il tuo prodotto non risolverà la fame nel mondo o lo salverà. Parti da un racconto semplice, lineare, che segue un messaggio idoneo al tuo valore, alla tua identità.
  • Stai puntanto tutto sul greenwashing. Se sei davvero una realtà attenta all’ambiente, questo dovrebbe fare parte del tuo storytelling. Se non lo sei ma ritieni che l’impatto ambientale e sociale sia cool, dovresti adeguare i tuoi processi aziendali prima di mettere in bocca certe parole al dipartimento di marketing. Le bugie hanno le gambe corte, sul web.
  • L’attacco è troppo lento e la gente perde interesse subito. Il visual storytelling si basa sulla creazione di una tensione crescente, ma non per questo dobbiamo partire dalla calma piatta. Dobbiamo identificare subito un eroe e un problema, o qualcosa che nel mondo ordinario non funziona come dovrebbe e che porterà inevitabilmente alla chiamata all’avventura.

Selezione del formato video

Hai mai pensato a come il formato video giusto possa fare la differenza nel raggiungere il tuo pubblico? La scelta del formato giusto può fare la differenza tra un video coinvolgente e uno che non suscita alcun interesse. Ecco perché è importante conoscere i vari formati video e le loro caratteristiche.

Descrizione e caratteristiche dei vari formati video

  • Partiamo dal formato video più comune: il video orizzontale. Questo formato è perfetto per le piattaforme social come Facebook e YouTube, in cui la maggior parte dei video vengono visualizzati sullo smartphone. Inoltre, il formato orizzontale è perfetto per la presentazione di prodotti e servizi e per i tutorial.
  • Il formato verticale, invece, è diventato sempre più popolare grazie alle social app come TikTok e Instagram Reels. Questo formato è perfetto per video divertenti, tutorial rapidi e per catturare l’attenzione del pubblico più giovane.
  • Il formato quadrato è un formato versatile che può funzionare su molte piattaforme, compresi Instagram, Facebook e X. Questo formato funziona bene per la pubblicità e per i video promozionali brevi.
  • Infine, il formato video a schermo intero, che è perfetto per video emozionali e coinvolgenti come storie personali o sulla brand identity. Questo formato è particolarmente efficace sui siti web aziendali e sui canali YouTube.

Indipendentemente dal formato scelto, è importante tenere presente il contenuto del video e il pubblico target quando si decide il formato video giusto. Assicurati che il formato selezionato sia adatto al contenuto del tuo video e alle preferenze del tuo pubblico. In questo modo, potrai creare un video coinvolgente e di successo che soddisfi le esigenze del tuo pubblico.

Scelta del formato più adatto in base al pubblico e al canale

Scegliere il formato giusto per il video è importante non solo per creare un impatto visivo, ma anche per raggiungere il pubblico e promuovere l’azione desiderata. Ci sono molti formati video tra cui scegliere, ognuno con le proprie caratteristiche, vantaggi e limitazioni.

Ad esempio, se si mira a raggiungere un pubblico più giovane e attivo sui social media, i video brevi e in verticale come quelli su TikTok e Instagram possono funzionare bene, mentre se il pubblico target è composto principalmente da professionisti e imprenditori, un video ben curato e professionale su LinkedIn può essere più appropriato. Inoltre, il canale di diffusione scelto può anche influenzare il formato del video: ad esempio, un video per la TV richiede un formato diverso rispetto a quello per un sito web.

Creazione del video

La creazione di un video è un processo complesso che richiede l’attenzione a molteplici aspetti. Dopo aver definito il target, il tema, la sceneggiatura e il formato più adatto, si passa alla creazione vera e propria che può comprendere la fase di ripresa e montaggio o la creazione di un video con clip di stock. Tutto dipende dal messaggio che si vuole mandare, dai canali su cui veicolare il video e, ovviamente, dal budget.

Fasi di ripresa e montaggio di un video

La fase di ripresa è una delle fasi più importanti nella creazione di un video. Qui, il regista deve utilizzare la giusta attrezzatura per ottenere immagini di alta qualità e la giusta illuminazione per creare l’atmosfera desiderata. È importante anche scegliere gli attori giusti e coordinare le loro azioni per creare un video coinvolgente.

Dopo la fase di ripresa, si passa alla fase di montaggio. Questa è la fase in cui il regista unisce le diverse clip, aggiunge effetti speciali e inserisce la colonna sonora. È importante che il montaggio sia fluido e coerente, in modo da mantenere l’attenzione del pubblico.

Per creare un video coinvolgente, è importante seguire alcune regole di base. Ad esempio, è importante mantenere una struttura narrativa chiara e semplice, evitare ripetizioni e mantenere il video breve ma significativo. Inoltre, è importante utilizzare effetti speciali e animazioni solo se necessario e senza esagerare.

Infine, è importante testare il video con il pubblico per capire se è coinvolgente e se trasmette il messaggio desiderato. Solo così si può avere la certezza che il video sia efficace e in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Creazione di un video con clip di stock

La creazione di un video coinvolgente non deve necessariamente comportare la ripresa di nuove immagini. Infatti, è possibile utilizzare anche foto e video di stock per creare un video di successo. Questa opzione è particolarmente utile per le aziende che non hanno le risorse o il budget per realizzare un video completamente nuovo.

L’utilizzo di foto e video di stock richiede un’accurata selezione delle risorse, in modo da scegliere quelle che meglio rappresentano il messaggio da comunicare e il pubblico target. È importante scegliere immagini di alta qualità e originali, in modo da evitare di apparire banali o poco professionali.

Inoltre, l’utilizzo di foto e video di stock richiede anche una particolare attenzione alla fase di montaggio, in modo da creare un video fluido e coinvolgente. È importante selezionare le immagini in modo da creare un racconto coerente e coinvolgente, che catturi l’attenzione del pubblico e lo porti a compiere un’azione, come ad esempio visitare il sito web dell’azienda o acquistare il prodotto.

L’utilizzo di foto e video di stock può rappresentare un’ottima soluzione per la creazione di video coinvolgenti ed efficaci, a patto che le risorse utilizzate siano selezionate con cura e che il montaggio sia curato e coerente con il messaggio da comunicare.

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Un esempio di video con clip di stock è il video realizzato da Lapenna del Web nel 2023 per la campagna “Lapenna del Web – We’re next level“. Il video è stato quasi interamente girato con video clip di stock. Il punto di partenza è stato il copy, il secondo step ha riguardato la scelta della musica per poi convergere nella selezione delle clip più coerenti ed emozionanti.

Video storytelling con lo smartphone

Non è da escludere che tu possa creare un video completamente con il tuo smartphone, dalle riprese fino al montaggio.

Sta diventando sempre più comune l’utilizzo dei propri smartphone per creare video e film di altissima qualità. Tra i più famosi sicuramente spicca Steven Soderbergh regista di Contagion e Oceans Eleven. Soderbergh che ha girato ben 3 film con iPhone (Unsane, High Flyng Bird, Tangerine) sostiene che quando si è sul set il “telefonino” è meno invasivo della videocamera e quindi gli attori riescono ad esprimersi in maniera molto più intima.

Post produzione: che programmi utilizzare?

Arrivati fin qui, il processo di montaggio è a dir poco fondamentale. Quali programmi utilizzare per effettuare un montaggio superlativo? La risposta è: dipende. Dipende da molti fattori, tra cui il budget e il tempo.

Esistono molti programmi di montaggio video disponibili per creare un video coinvolgente. Tra i programmi professionali più utilizzati ci sono Adobe Premiere Pro, Final Cut Pro e DaVinci Resolve. Questi programmi offrono un’ampia gamma di strumenti per creare video di alta qualità, effetti speciali e animazioni.

Tuttavia, se sei un principiante o non hai bisogno di funzionalità avanzate, ci sono anche opzioni più semplici e accessibili come Canva, iMovie, Filmora e Windows Movie Maker. Questi programmi sono più facili da usare e spesso includono modelli predefiniti e strumenti di editing per creare video in modo rapido e semplice.

Se prediligi fare tutto con iPhone come lo youtuber Emalloru, i programmi migliori di editing sono FilmicPro e InShot.

Qualunque programma tu scelga di utilizzare, è importante che sia adatto alle tue esigenze e al livello di esperienza che hai nella creazione di video. Ricorda che la qualità del tuo video dipende anche dalla tua abilità nell’utilizzo del software, quindi scegli quello che ti permette di ottenere i migliori risultati in base alle tue competenze e al tuo budget.

Scelta della musica e sound design

  • La musica scandisce il ritmo del montaggio;
  • Definisce il tono generale del video;
  • Rafforza e mette in evidenza le emozioni dei personaggi all’interno delle scene;
  • Guida lo spettatore.

La musica non è un elemento decorativo, ma uno strumento narrativo potente da non sottovalutare mai. La giusta sincronizzazione della musica con gli eventi può fare tutta la differenza del mondo. Non si tratta dunque solo di scegliere una melodia, ma anche di utilizzarla affinché entri in sinergia con le scene del video.

Ultimo consiglio: ricordati che molte canzoni sono protette da copyright e la SIAE ha sempre fame. Ti troverà e ti divorerà. E avrà pure ragione lei.

Pubblicazione e promozione del video

Se hai lavorato duro per creare un video coinvolgente, la sua pubblicazione e promozione sono altrettanto importanti. Dopo aver definito il pubblico target e scelto i canali di diffusione, è necessario sviluppare una strategia di promozione efficace.

Pubblicazione e la promozione del video sui vari canali social e sul sito web aziendale

La pubblicazione e la promozione del video sono momenti cruciali per far conoscere la tua storia al mondo e raggiungere il pubblico giusto. Ma come fare? In primo luogo, devi scegliere i canali di diffusione giusti e adattare il video a ciascuna piattaforma per catturare l’attenzione degli utenti.

Hai un sito web? Fantastico! Pubblica il video sul tuo sito e sui vari canali social, come Facebook, X (già Twitter), Instagram, LinkedIn e YouTube. Ciascuna di queste piattaforme ha le sue peculiarità e il video deve essere personalizzato per massimizzare l’engagement del pubblico. Ad esempio, su Facebook puoi utilizzare gli annunci pubblicitari per aumentare la visibilità del video, mentre su Instagram è meglio puntare su video brevi e coinvolgenti.

Ma non finisce qui! Perché non sfruttare anche le opportunità offerte dalle piattaforme di video sharing, come YouTube e Vimeo? Questi canali ti consentono di raggiungere un pubblico ancora più vasto e di aumentare la visibilità del tuo video. Inoltre, questi siti offrono anche strumenti di analisi per monitorare le prestazioni del video e identificare eventuali aree di miglioramento.

Ma come promuovere il video sui vari canali? Qui entra in gioco il marketing digitale! Puoi utilizzare tecniche di SEO, l’email marketing e la pubblicità online per far conoscere la tua storia a un pubblico ancora più vasto. E perché non coinvolgere influencer e partner per aumentare la visibilità del video e raggiungere nuovi potenziali clienti? Con un po’ di creatività e di impegno, il tuo video potrebbe diventare un vero e proprio successo virale!

Monitoraggio delle metriche per valutare l’efficacia del video

Il monitoraggio delle metriche è un passaggio cruciale per valutare l’efficacia del video e determinare se gli obiettivi di marketing sono stati raggiunti. In base alle metriche raccolte, sarà possibile capire se il video ha raggiunto il target, se ha generato conversioni o se ha migliorato la reputazione del brand.

Per effettuare il monitoraggio, è possibile utilizzare strumenti di analisi come Google Analytics, che consente di tracciare il traffico sul sito web e analizzare il comportamento degli utenti. In questo modo, sarà possibile identificare le fonti di traffico, le pagine più visitate e il tempo di permanenza degli utenti sul sito.

I social media offrono strumenti di analisi per monitorare le prestazioni del video e identificare l’engagement del pubblico. Ad esempio, Facebook Insights consente di analizzare il reach del video, il numero di visualizzazioni e di engagement, mentre Instagram Insights fornisce informazioni sulle impressioni, le visualizzazioni e l’engagement.

Per valutare l’efficacia del video è importante definire gli obiettivi di marketing in anticipo e studiare le metriche in base a questi obiettivi. Ad esempio, se l’obiettivo è quello di aumentare il traffico sul sito web, sarà importante monitorare il numero di visite generate dal video. Se invece l’obiettivo è quello di aumentare le conversioni, sarà necessario monitorare il tasso di conversione generato dal video.

Video storytelling: ultime considerazioni

In questa guida sul video storytelling sono stato molto didascalico, ho preferito prima snocciolare tutte le fasi principali necessarie per la creazione di un video emozionale. Abbiamo fatto molti esempi, ma consiglio di vederne molti di più, perché il web è pieno di video bellissimi che raccontano storie di aziende e prodotti in maniera emozionante e creativa.

Questo è un punto cruciale: la creatività, l’ingrediente segreto per aggiungere magia al video. Senza l’idea geniale, non ci sarà il video emozionante. La sfida è proprio questa: emozionare il pubblico nonostante il soggetto. Di seguito proporrò gli ultimi due esempi di video storytelling, spot che grazie alla creatività hanno reso epici i loro prodotti.

Ad esempio, si può emozionare il pubblico con un prodotto come gli pneumatici? Pirelli ci è riuscita. Lo pneumatico in sé non fa parte della storia, si vede solo un campione dello sport (Ronaldo, Carl Lewis, ecc.) che corre a tutta velocità e a piedi scalzi sulla Statua della Libertà. Solo alla fine del video, l’inquadratura sulla pianta del piede svela lo pneumatico, prodotto di punta della multinazionale italiana. Il video si conclude sempre con lo slogan, diventato un must, “La potenza è nulla senza il controllo“, payoff che raggiunge un duplice risultato; motivare/emozionare lo spettatore e elencare i due principali punti di forza degli pneumatici: la potenza e il controllo.

Si può parlare di un prodotto senza che quel prodotto sia il protagonista principale del video, ma si può inserire un prodotto come gli spaghetti in un contesto ben più ampio come la Seconda Guerra Mondiale?

Barilla ha stupito tutti col suo video diventato virale sulla carbonara. “CareBonara”, la campagna di Barilla del 2021, narra di come sia nata la famosa ricetta a base di uova e guanciale, cioè dall’incontro tra un soldato americano e un cuoco italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo spot infrange tutte le regole dello storytelling (a partire dalla durata), ma grazie all’enorme qualità del contenuto offerto, riesce a creare una grandissima connessione col pubblico aumentando notevolmente la brand awareness e la condivisibilità. Il video ha raggiunto l’apice della viralità con 450.000 interazioni, 18 milioni di visualizzazioni e oltre il 40% di ricerche in più sul web dopo il lancio dello spot.

Per creare un video coinvolgente e memorabile, è importante catturare l’attenzione del pubblico fin dall’inizio e mantenere il ritmo della narrazione. Inoltre, è importante utilizzare la giusta combinazione di elementi visivi, come immagini e animazioni, insieme a una narrazione accattivante per trasmettere un messaggio chiaro e coinvolgente. L’uso di storie personali, storie sui prodotti e storie sui clienti possono anche creare un’esperienza di visualizzazione più coinvolgente e unica per il pubblico.

Il video storytelling è una tecnica di marketing potente che può aiutare a catturare l’attenzione del pubblico e lasciare un’impressione duratura. Con la giusta pianificazione e promozione, insieme a una strategia di misurazione delle metriche di successo, è possibile creare un video coinvolgente che raggiunga il pubblico target e promuova l’immagine dell’azienda in modo efficace.

Fonti

  • How Video Storytelling Works and Why It’s a Powerful Marketing Tool
  • The art of video storytelling and why it matters for your marketing
  • How to Tell a Story through Video?
  • Video Storytelling Guide to Build a Marketing Narrative
  • Engaging Your Audience Using Video Storytelling
  • Video Storytelling – A Complete Guide
Nicolas Baccani
Imprenditore, marketer, creativo. Specializzato in strategie avanzate di social media marketing, mi occupo di branding e digital marketing per aziende e professionisti. Ho molte passioni, troppe. Una su tutte? Viaggiare!