Scrivere un buon titolo è fondamentale in una strategia online ed è una delle regole del SEO copywriting. Il motivo? Il titolo è ciò che gli utenti leggono nei risultati di Google. Di conseguenza è ciò che permette che il contenuto venga cliccato e preferito a quello dei concorrenti.
Questo non è l’unico motivo per cui la scrittura di un titolo efficace dovrebbe essere in cima alle priorità di chi vuole posizionarsi sui motori di ricerca. Se viene costruito nel modo giusto infatti un H1 consente di guadagnare punti con Google e posizionarsi fra i primi risultati, superando i competitors e ottenendo più visualizzazioni. In sostanza il titolo rappresenta (insieme alla meta description) il “biglietto da visita” del contenuto, ossia il modo perfetto per attrarre nuovi e vecchi lettori.
Seo copywriting: come scrivere titoli efficaci e in ottica SEO
Un contenuto per un sito web, un blog o un E-commerce non può quindi fare a meno di un titolo efficace. Come realizzarlo? Scopriamo alcune regole importanti che andrebbero sempre rispettate per ottenere ottimi risultati.
- La lunghezza giusta – Google consente solo un numero limitato di pixel per titolo, ciò significa che l’H1 non deve avere più di 70 caratteri, meglio se fra i 55 e i 60. Se questa soglia viene superata, il motore di ricerca potrebbe tagliare il titolo e impedire che venga visualizzato per intero. Si tratta di un errore che causa moltissimi problemi sia dal punto di vista dell’indicizzazione del contenuto che dei potenziali lettori.
- La keyword all’inizio – La parola chiave del contenuto va sempre posizionata nella parte iniziale del titolo. In questo modo sarà SEO friendly. Inoltre salterà immediatamente agli occhi dell’utente che, fra tanti, cliccherà proprio su quel testo.
- Le parole chiave giuste – Il posizionamento è legato ai concetti espressi nel contenuto e dal suo legame con il titolo. Questo però non significa che la keyword dovrà essere ripetuta in modo ossessivo nel testo. Meglio puntare su query correlate e su sinonimi. Questo atteggiamento infatti viene premiato da Google. Un esempio? Se nel titolo troviamo “vestiti da donna”, nel testo potremmo usare “abiti da donna”, evitando così delle ripetizioni inutili e forzate.
- La presenza della call-to-action – Se si rimane spazio sarebbe opportuno inserire all’interno del titolo anche una CTA. Si tratta di un metodo strategico per incentivare i lettori a cliccare. Ad esempio si può scrivere: “Abiti da sposa primavera-estate 2019. Guardali subito!” oppure “Incentivi acquisto auto. Scopri cosa cambia!”
- Attenzione al Keyword Stuffing – Spesso si cade in un errore banale, ma che penalizza molto ai fini dell’indicizzazione: la ripetizione. Ripetere più volte nel titolo una parola chiave non solo non apporta nessun beneficio. Rischia anche di penalizzare il contenuto. Meglio variare e utilizzare dei sinonimi per esprimere lo stesso concetto.
- Sperimentare prima di tutto – Sperimentare è alla base del lavoro di SEO copywriting. Con il tempo infatti le regole cambiano ed è importante sapersi adattare, testando anche soluzioni differenti. Un titolo non è immutabile, ma si può modificare per renderlo sempre più appetibile per i lettori e per Google.