Oggi vogliamo condividere i nostri consigli per sviluppare un piano editoriale di successo per un profilo aziendale Instagram.
Il Social Media Marketing si basa sull’analisi, sui dati, ma anche sulla creatività e sulla sperimentazione dei contenuti. La piattaforma visual di Mark Zuckerberg è infatti sempre più frequentemente soggetta ad aggiornamenti. Per questo, devi essere in grado di prendere l’iniziativa, provando tipologie di contenuti diverse dal solito e formati di vario genere, oltre che di verificare quali portino ai migliori risultati.
Ad ogni modo non temere: esistono comunque delle best practice o delle tipologie di attività consolidate nel tempo, capaci di dare efficacemente i loro frutti.
Partiamo da una premessa: secondo il report di We Are Social Global Digital Report 2021, il 67% degli italiani utilizza Instagram.
Qualcuno potrebbe obiettare che non siamo ai livelli di Facebook o YouTube, certo, ma bisogna tenere in considerazione che i dati sono in crescita, soprattutto per quanto concerne la possibilità di vendere attraverso l’attività comunicativa sviluppata su Instagram.
Sempre dallo studio dell’agenzia insieme alla piattaforma Hootsuite, emerge infatti che attraverso le campagne advertising su Instagram è possibile raggiungere 25 milioni di persone, ossia il 46,5% del totale della popolazione sul web di età maggiore di 13 anni.
Inoltre, questo social network ha sempre più la capacità di ispirare gli utenti e influisce notevolmente sulle loro intenzioni di acquisto.
Dai dati raccolti nel 2020 da Hubspot, esistono oltre 25 milioni di profili aziendali su Instagram nel mondo. Ben il 90% degli utenti segue almeno un brand e l’83% afferma che la piattaforma li ha aiutati a scoprire nuovi prodotti e servizi che poi hanno acquistato.
Vediamo quindi come sviluppare una pianificazione per Instagram in grado di creare una community attiva, ma anche di supportare la crescita del tuo business.
Quali sono le peculiarità di Instagram da considerare per la tua strategia
Prima di iniziare con la creazione di un piano editoriale per l’account Instagram della tua azienda, soffermati a esaminare quali sono le peculiarità della piattaforma e in che modo puoi declinarle in elementi della tua comunicazione online.
- Instagram si basa sul visual design, pertanto su questo social vince chi riesce a realizzare un feed dinamico e accattivante, capace di fare breccia nel cuore degli utenti attraverso il potere delle immagini. Da evitare assolutamente, dunque, contenuti monotoni, piatti, senza personalità!
- Si tratta di un social network pensato per il mobile. È vero che oggigiorno anche la versione da desktop funziona bene e per molti aspetti è molto comoda. Però non si può ignorare il fatto che Instagram sia nato per smartphone e tablet e dunque la user experience sia ottimizzata per questo tipo di utilizzo. Questo è un elemento che influisce soprattutto sull’aspetto dei contenuti da realizzare, per esempio sulle dimensioni. Il formato da preferire è infatti quello verticale, che occupa tutto lo schermo del device e cattura l’attenzione dell’utente.
- È quasi privo di link. Questo sicuramente è un limite rispetto ai “colleghi” Facebook, LinkedIn, Twitter, che nel copy possono rimandare direttamente a un collegamento ipertestuale. Per questo, devi essere in grado di fornire le informazioni più importanti nella caption, invogliando le persone ad andare ad approfondire i contenuti sul sito web nonostante debbano fare un passaggio ulteriore per arrivare al tuo portale.
Al momento, puoi inserire i link nella bio, oppure nelle Instagram Stories attraverso il celeberrimo “swipe up”, ottenibile con un numero di follower superiore a 10.000.
Per quanto concerne il primo aspetto, ti diamo una piccola dritta: Linktree è una piattaforma semplicissima che ti consente di raccogliere, in un unico link, molteplici collegamenti ipertestuali.
Identifica gli obiettivi che vuoi raggiungere su Instagram e la strategia da adottare
Come ti abbiamo già suggerito per quanto concerne Facebook, anche per la gestione di Instagram riteniamo fondamentale che innanzitutto tu abbia una visione chiara di obiettivi e strategie da adottare prima di passare all’operatività.
Questo significa definire:
- le finalità del tuo account aziendale (mostrare il tuo prodotto o servizio, raccontare la storia del marchio e i suoi valori, incrementare la brand awareness, creare una community affezionata, aggiornare gli utenti);
- lo stile che vuoi attribuire al tuo feed;
- la tipologia di contenuti che vuoi pubblicare;
- quanto tempo e budget intendi investire.
1. Le finalità di un account Instagram aziendale
Gli obiettivi che puoi raggiungere con Instagram sono davvero tanti, eccone qui alcuni:
- creare nuove e durature relazioni con gli utenti, costruendo un legame unico tra il brand e i follower;
- mostrare il “dietro le quinte” dell’impresa, le sue attività, il suo personale;
- mettere in luce la parte più informale e divertente del business;
- spiegare i vantaggi e le modalità d’uso dei prodotti dell’azienda;
- promuovere i prodotti o i servizi (anche vendendo su Instagram attraverso gli strumenti del social commerce).
- raccogliere contatti per l’azienda, utili soprattutto per costruire un solido database per la newsletter;
- vendere online e vuoi sfruttare le potenzialità del social commerce.
2. Lo stile che vuoi attribuire al tuo feed
Le possibilità a tua disposizione sono davvero infinite: con il feed di Instagram puoi esprimere in maniera libera e originale lo stile del tuo brand.
Ecco alcuni passaggi da seguire:
- scegli il layout che ritieni possa essere più accattivante per attirare più facilmente l’attenzione degli utenti, rimanendo comunque fedele alla personalità del tuo brand.
- Definisci i colori che ti piacerebbe fossero predominanti nel feed. Puoi creare dei blocchi con alcune immagini solo di una nuance, oppure utilizzare una tinta ricorrente in tutti i post, o ancora creare dei risultati seguendo colonne o geometrie (per esempio distribuendo i contenuti di una determinata nuance creando una scacchiera).
- Studia le tematiche che vuoi trattare nel tuo account. Questo ti aiuterà moltissimo anche a definire la connotazione visiva che vuoi attribuire ai tuoi post, perché dovrai identificare dei template grafici o delle tipologie di scatti (per esempio still life) a seconda dell’argomento.
3. La tipologia di contenuti che vuoi pubblicare
Instagram permette di instaurare una relazione molto diretta tra brand e utente pubblicando post percepiti come ispirazionali e attraenti. Chiaramente, tutto dipende molto anche dal settore della tua azienda: chi si occupa di Fashion e Luxury sicuramente deve sviluppare dei contenuti più patinati.
La regola generale, però, è sicuramente quella di curare la componente visual del tuo account, perché la gente su Instagram si aspetta di trovare foto e immagini di qualità.
Le tipologie di contenuti a disposizione sono diverse e svolgono funzioni differenti a seconda dell’obiettivo da raggiungere:
- puoi condividere foto (o grafiche) e video;
- hai la possibilità di pubblicare Stories, che restano attive per la durata di 24 ore e ti permettono di assumere un approccio più spontaneo;
- puoi fare dei video in diretta, parlando e interagendo in tempo reale con i follower;
- le IGTV ti consentono di condividere video lunghi che superano il minuto di durata;
- ricordati dei Reels, brevi video in formato multi-clip ispirati a TikTok che possiedono svarite opzioni creative e di editing;
- le guide, spesso trascurate, ti permettono di condividere tips e consigli in una sorta di pagina intervallata da testo e immagini. Sono utili soprattutto per le attività locali o per brand che al posto dei video tutorial, vogliono mettere per iscritto determinati passaggi da seguire (può valere per esempio per le ricette o per i prodotti di skincare da applicare).
4. Quanto tempo e budget intendi investire
Prevedere quanto tempo puoi dedicare e quante risorse devi impiegare nella realizzazione del piano editoriale per Instagram e nella pubblicazione dei contenuti che hai previsto è importantissimo.
Devi capire quanto materiale dovrai realizzare, quali strumenti ti servono, quante persone, quanta post produzione andrà effettuata prima di pubblicare.
Come per tutti gli altri i social, anche qui la costanza è tutto. Ogni giorno gli utenti sono bombardati da contenuti di tutti i tipi, pertanto è necessario offrire qualità in maniera continuativa per conquistarli.
A livello di budget, non puoi non considerare le spese relative alle campagne advertising. Come per Facebook, anche su Instagram è sempre più difficile raggiungere un vasto pubblico e farsi notare senza sponsorizzare i post. Fai quindi delle prove per capire quanto denaro investire e tienilo a mente quando realizzi il piano editoriale. Ti consigliamo, infatti, di inserire una colonna nel documento in cui indicare la somma che hai pensato di utilizzare per ogni pubblicazione.
Studia la strategia da adottare dopo un’accurata analisi dei dati
L’importanza dell’analisi del mercato e della concorrenza e la scelta corretta del target attraverso la definizione delle buyer personas non vale solo per Facebook, ma anche per Instagram (e più in generale per tutti i social network).
Lo studio di questi elementi ti aiuterà a indirizzare contenuti validi e pertinenti verso il pubblico corretto. Devi essere in grado di sviluppare i giusti messaggi per il target che ti interessa raggiungere e che può essere interessato ai tuoi contenuti. Per questo motivo, ogni aspetto del tuo feed e ogni post realizzato deve essere coerente con l’estetica, ma soprattutto la personalità del tuo brand.
L’importanza del contesto in cui si inserisce la tua comunicazione su Instagram
Parti dall’attività analitica, studiando l’andamento del mercato, le sue evoluzioni e come Instagram può aiutarti a mostrarti al passo con i tempi. Approfondisci poi l’attività dei concorrenti, che può esserti utile per diversi motivi:
- aiuta a capire come quali contenuti funzionano di più;
- permette di verificare il loro comportamento con gli utenti e di migliorare il tuo in funzione dei loro punti di debolezza (se noti per esempio che un competitor non gestisce bene l’attività di Community Management, impegnati per mostrarti differente in questo ambito, facendo “sentire la tua presenza” in maniera adeguata);
- consente di fare una stima della quantità e della frequenza dei post da pubblicare, in maniera tale da riuscire a “tarare” la cadenza dei tuoi contenuti.
Chiaramente, queste informazioni preziose devono fornirti l’ispirazione, rendendoti però poi in grado di distinguerti nel tuo settore. A meno che il tuo business non sia particolarmente di nicchia, devi fare i conti con un social network che probabilmente sarà molto ricco di contenuti sul tuo ambito di lavoro, pertanto dovrai trovare la giusta formula per evidenziare le tue peculiarità.
Non spaventarti, non è una cosa immediata e non è automatico che i grandi brand con tantissimi follower ci riescano sempre. Devi avere pazienza, studiare, testare, magari anche sbagliare, ma sempre tenendo traccia dei tuoi risultati. Ed è proprio in questo contesto che il piano editoriale ti corre in aiuto: attraverso questo documento, puoi monitorare le tipologie di contenuti che hai pubblicato, le rubriche che hai ideato, la frequenza di pubblicazione e gli esiti ottenuti.
Buyer personas: perché non puoi farne a meno per creare il tuo piano editoriale su Instagram
Ricordati di chiederti sempre “a chi voglio parlare?” durante lo sviluppo del tuo piano editoriale e “con chi sto parlando” mentre svolgi la tua attività comunicativa su Instagram. È fondamentale che questi due elementi coincidano, altrimenti rischi di lavorare per niente, investendo tempo e risorse inutili.
Al di là della qualità dei tuoi contenuti, che è fondamentale, non devi interessarti in maniera secondaria al tuo target. Non pubblichi per te stesso, ma per il tuo pubblico. Tutto ciò che realizzi, deve piacere alla tua audience, o rischierai di perdere follower. Smettere di seguire un profilo su Instagram è davvero un’operazione rapidissima, pertanto devi preoccuparti di mantenere sempre alta l’attenzione degli utenti.
Oltre al modello che ti permette di rappresentare in maniera fittizia il tuo cliente ideale (definendo, per l’appunto, le buyer personas), hai a disposizione anche alcuni strumenti di Instagram per comprendere in maniera precisa che informazioni e contenuti desiderano vedere i tuoi utenti.
Molto semplicemente, puoi sfruttare le funzioni domanda e sondaggi nelle Stories per chiedere ai tuoi follower quali post apprezzano di più e cosa vorrebbero vedere pubblicato. In questo modo, tenendo in considerazione le risposte delle persone che già ti seguono, puoi comprendere anche cosa potrebbe attirare l’attenzione di chi non è ancora un tuo follower.
Content Strategy e piano editoriale sono una coppia inseparabile!
Come già anticipato, la qualità dei contenuti su Instagram non sta solo nella bellezza degli input visivi, ma anche e soprattutto nella capacità di catturare l’attenzione degli utenti. Per fare questo, ricordati che “content is king, but context is queen”. In altre parole, considera il settore del tuo business e produci post in base a ciò che i visitatori si aspettano di vedere e che potrebbe portarli a interagire con il tuo brand in modo genuino e divertente.
Per fare questo, tieni conto di questi elementi:
La spontaneità ripaga sempre
Instagram sta intensificando sempre di più i suoi controlli relativi alle pratiche di automatizzazione di commenti e messaggi, oltre che di acquisizione di follower a pagamento.
Gli utenti oggigiorno sono sempre più consapevoli dell’esistenza di queste operazioni e sono i primi a ricercare da parte dei brand un comportamento corretto.
Le interazioni false ottenute attraverso i bot si riconoscono da commenti piuttosto semplici (“bellissimo”, “fantastico, da provare!”) e dall’utilizzo di numerose emoji. Ma ancora più evidente è la natura di questi profili, spesso senza foto o con immagini fake.
Per questo motivo, i visitatori che decidono di seguirti su Instagram devono trovare una community vera, reale, fatta di persone che esprimono la propria opinione (anche negativa se serve) e che sono pronte a scambiarsi pareri e consigli. E allo stesso tempo devono trovarti disponibile a rispondere alle loro domande.
Pertanto, se nel piano editoriale prevedi dei post che, attraverso le caption, invitano a commentare rispondendo a una determinata domanda, sii poi in grado di gestire queste interazioni, rispondendo in maniera costante.
I tuoi post devono raccontare una storia
Lo storytelling su Instagram è davvero uno strumento potentissimo. Foto e video hanno la grandissima capacità di suscitare emozioni attraverso la loro visione. Nello sviluppare il tuo piano editoriale, non puoi assolutamente trascurare questo elemento. I tuoi contenuti devono essere in grado di mostrare l’etica e i valori del brand in maniera coinvolgente, facendo leva sui sentimenti dei tuoi follower. In questo caso, la possibilità di pubblicare video, Reels e IGTV è utilissima.
Su Instagram l’occhio vuole moltissimo la sua parte
Dell’importanza della coerenza visiva del tuo profilo aziendale su Instagram abbiamo già parlato in precedenza, ma vale la pena ribadirla anche in merito alla Content Strategy. Il tuo piano editoriale deve sempre tenere conto delle caratteristiche estetiche che hai definito per il tuo brand, pena confusione e disorientamento nei tuoi follower che avranno difficoltà nel riconoscere i tuoi post.
A volte non è necessario, soprattutto se la tua è una piccola azienda con un budget limitato per la produzione e la post-produzione delle immagini, possedere una strumentazione iper tecnologica e fare foto da studio professionale. Certo, investire nella qualità delle immagini ha sempre il suo peso. Ma ciò che conta ancora di più è la coerenza tra l’immagine del tuo brand e quella rispecchiata dai tuoi post.
Scegliere e mantenere l’identità visiva del tuo brand in ogni elemento del tuo piano editoriale è una sfida con cui devi confrontarti sempre.
Trascurare la caption è un errore
Un altro elemento che ti permette di distinguerti ulteriormente dai tuoi competitor è la caption. Instagram mette a disposizione uno spazio per le descrizioni delle immagini che solitamente viene impiegato o attraverso strategie di micro-blogging, o per fare domande agli utenti, o ancora per testi piuttosto lunghi e descrittivi. Questi ultimi generalmente vengono adottati per spiegare materiali e modalità di lavorazione di determinati prodotti, o come utilizzare gli articoli acquistati, o ancora per raccontare storie ed esperienze.
Anche in questo caso, è fondamentale mantenere una coerenza con l’identità del brand, altrimenti si rischia di creare confusione nella percezione dello stesso da parte degli utenti.
Gli hashtag: da usare con criterio
Gli hashtag consentono, soprattutto su Instagram, di raggruppare i contenuti pubblicati categorizzandoli in base ai temi che trattano. Questo rende i post molto più reperibili per gli utenti durante la navigazione.
Tuttavia, da elementi utilissimi per lo sviluppo del piano editoriale, possono trasformarsi in acerrimi nemici del tuo account aziendale. Questo perché il social di Mark Zuckerberg tende a praticare sempre più spesso lo shadowban. Si tratta di una penalizzazione che colpisce chi utilizza determinati hashtag facendone calare drasticamente l’engagement senza avviso. È un comportamento che la piattaforma mette in pratica in corrispondenza di tag come #followforfollow, #likeforlike ecc., di cui spesso sono infarciti i copy di immagini e video solo per aumentare le interazioni.
Quindi, come comportarsi con gli hashtag? Non esiste una regola precisa, oltre alla possibilità di poterne pubblicare al massimo 30. Il consiglio generale è quello di identificare un mix di trend e tag specifici del settore della tua attività. In altre parole, puoi usarne qualcuno di molto grande, ma non troppi, altrimenti la concorrenza con milioni di competitor rischia di penalizzare di molto la visibilità dei tuoi contenuti. Selezionarne alcuni più mirati, meno utilizzati e più coerenti con il tuo brand (anche il suo stesso nome), può aiutarti a essere trovato da utenti realmente interessati.
Gli UGC (user generated content) sono sempre più parte integrante delle strategie dei brand su Instagram
I contenuti generati dagli utenti o user generated content, sono amati moltissimo da chi interagisce con i brand su Instagram, ma anche dalle stesse aziende.
I motivi?
- Gli utenti si sentono gratificati vedendo che i propri materiali vengono inseriti nel piano editoriale del brand che hanno taggato o al quale hanno inviato i propri scatti.
- Questa strategia aumenta l’autenticità di un brand che risulta più genuino e spontaneo, disposto a mostrare anche la vita di tutti i giorni e i contesti in cui i propri prodotti possono essere utilizzati.
- Le aziende possono arricchire i propri archivi con foto e video che non hanno bisogno di produrre direttamente loro.
Gli UGC sono molto adottati per esempio dai brand del Beauty, che ripubblicano molto frequentemente le immagini realizzate dai loro clienti. Un esempio è quello di Glossier, brand britannico molto noto nel settore, che fonda gran parte della sua strategia su questa pratica.
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Osserva l’andamento del tuo profilo Instagram Business
La parte che per alcuni può risultare più noiosa è irrinunciabile per chi vuole proporre davvero un piano editoriale di valore agli utenti. Sì, parliamo dell’analisi e reportistica delle performance del tuo profilo Instagram Business.
Se vuoi svolgere in maniera seria e professionale la professione di Social Media Manager, non puoi esimerti dal guardare i numeri che caratterizzano i tuoi risultati.
Non disperare però: hai a disposizione una serie di strumenti che possono renderti estremamente semplice questa operazione, illustrandoti in modo chiaro ogni elemento.
Eccone alcuni:
- partiamo dal più semplice e accessibile: gli insight di Instagram. I dati statistici del social ti permettono di analizzare l’andamento del tuo account e dei singoli post e di scoprire le caratteristiche del tuo pubblico. L’interfaccia è molto semplice, l’unico vero limite è che si può impostare un tempo di riferimento di massimo 30 giorni.
- Iconosquare è un tool per analisi pensato prettamente per aziende e agenzie che hanno in gestione più account. Con questo tool puoi effettuare la ricerca degli hashtag più competitivi, monitorare la crescita del tuo profilo e osservare i 30 post più recenti per capire cosa ottimizzare nella tua piattaforma.
- Phlanx è uno strumento molto semplice, che analizza il tasso di engagement di un determinato account Instagram. È stato pensato per l’influencer marketing, ma in realtà può essere collegato a qualsiasi tipologia di account, anche personale.
- Sempre in riferimento al tasso di coinvolgimento e alla crescita di un profilo Business Instagram, non possiamo non citare NotJustAnalytics . Il nome non ti dice nulla? Precedentemente era noto come “Ninjalitics”! Sebbene sia conosciuto per essere utilizzato soprattutto per analizzare gli account degli influencer e per capire chi ha realmente costruito una community genuina e chi invece ha utilizzato tecniche di automatizzazione, è utilissimo anche per valutare l’andamento di un account. Qui infatti hai a disposizione diversi piani di abbonamento tra cui scegliere per valutare engagement, hashtag, adv e tanti altri elementi della tua comunicazione.
Ti rimandiamo all’articolo sul piano editoriale di Facebook per scoprire altri tool utili anche per lo studio dei risultati di Instagram, come i famosissimi Sprout Social e Hootsuite.