L’intelligenza artificiale è ormai tra noi e la sua presenza, questo è chiaro, sta rivoluzionando la nostra vita e anche la nostra professione. Impossibile, ormai, parlare di digital senza menzionare l’AI e viceversa. Lo sappiamo noi, lo sanno le aziende e lo sa anche Meta che ha sviluppato un nuovo assistente virtuale e personale. Il suo nome è Llama 3 e sta arrivando su Facebook, Messenger, Whatsapp e Instagram.
Come funziona Meta AI?
Meta lancia Meta AI, un assistente integrato nelle sue app per migliorare l’esperienza utente. Ecco cosa sappiamo.
Per il momento è stato già incluso nelle piattaforme Meta come semplice barra di ricerca. Molto simile a ChatGPT, Meta AI permette di approfondire un argomento mediante una richiesta digitata sulla barra per le interazioni testuali. Non solo, Meta ha già rilasciato anche il sito www.meta.ai dove oltre alla presenza della barra già menzionata si potranno richiedere e generare anche delle immagini e dei video.
Ad esempio, possiamo creare immagini partendo dalla loro descrizione con la possibilità di ottenerne poi una GIF animata. Una tecnologia per la AI generative che sembra essere la più rapida sul mercato, che sarà in grado addirittura di aggiornare l’immagine mentre si scrive il prompt che la descrive.
Dai feed di notizie alla ricerca, fino alle chat. L’utente potrà interagire con un chatbot che svolge anche il ruolo di assistente per svolgere una serie di compiti (anche prenotare un volo o un ristorante) o per chiedere qualunque informazione.
Meta AI con tecnologia open source
Il modello linguistico alla base di Meta AI , ovvero LLaMA 3, è il motore che alimenta Meta AI, rendendolo uno degli assistenti virtuali gratuiti più intelligenti disponibili al momento. Mentre gli altri sistemi AI sono per lo più sistemi proprietari chiusi, Meta ha deciso di rilasciare in modalità aperta i modelli da 8 e 70 miliardi di parametri di Llama3, mettendoli a disposizione di ricercatori e ingegneri indipendenti che vogliano sviluppare e sperimentare con l’intelligenza artificiale, per contribuire al miglioramento della tecnologia. L’open source permette di fatto a chiunque di utilizzarla gratuitamente per sviluppare prodotti o servizi.
Quando arriverà in Italia?
Ancora non esiste una data certa di uscita in Italia. Al momento è stata rilasciata in Australia, Canada, Ghana, Jamaica, Malawi, New Zealand, Nigeria, Pakistan, Singapore, South Africa, Uganda, Zambia e Zimbabwe. Nessun Paese europeo compare ancora nella lista. L’unico modo per provare Meta AI è avvalersi di una VPN. Grazie a una Virtual Private Network globale si può ottenere infatti un indirizzo IP localizzato in una di queste nazioni.
Qual è l’obiettivo?
Nel futuro immaginato da Mark Zuckerberg, l’obiettivo finale sembra essere un assistente personale che ci accompagni nella vita quotidiana attraverso dispositivi come occhiali e bracciali.
Con un Reel pubblicato sul profilo privato Instagram, il giovane imprenditore ha aggiornato i suoi follower e le aziende competitor sugli ultimi passi compiuti dalla sua azienda. Dalla dichiarazione di Zuckerberg su Meta AI, leggiamo: “il nostro obiettivo è costruire l’intelligenza artificiale leader nel mondo.”
Il colosso ha fatto sapere di aver in cantiere un erede addirittura superiore, Lllama 4. Ad ogni modo, per il momento Llama 3 sembra destinato a dare il via a una nuova ondata di sperimentazioni sull’intelligenza artificiale.
Noi non vediamo l’ora di testarlo e capire come possa essere integrato nelle nostre attività quotidiane.