Un nuovo social basato sui messaggi audio ha conquistato la Silicon Valley e sta attraversando un momento di grande popolarità. Il suo nome è Airchat e oggi ve lo raccontiamo con una sola domanda in testa: quanto durerà?
Cos’è Airchat?
Airchat è una nuova piattaforma che ricorda tanto Clubhouse, l’app di conversazione audio dal vivo diventata virale durante il Covid. Fondata da Naval Ravikant, investitore di Uber, Twitter e della medesima Clubhouse, insieme a Brian Borgard, ex responsabile di Tinder.
Su Airchat non si registrano i vocali unendosi alle Stanze, come si faceva in Clubhouse, ma i messaggi sono in asincrono. Al momento all’applicazione si accede solo con un invito e la regola principale è che non è permesso usare la tastiera.
Come funziona Airchat?
All’apertura dell’applicazione sullo smartphone, gli utenti trovano un feed minimalista, in stile Twitter, costituito da blocchi di testo, ovvero le trascrizioni di post audio. Dopo aver visualizzato i suggerimenti sui contatti da seguire, si possono iniziare ad ascoltare i messaggi vocali. Si passa da un messaggio all’altro in automatico, ma si è possibile mettere in pausa premendo il pulsante apposito che troviamo nell’angolo in basso a destra della schermata principale.
Gli utenti possono ascoltare i messaggi ad una velocità di 2X, impostata di default, e leggere nel caso la trascrizione testuale. Le trascrizioni delle note audio realizzate dall’AI vengono visualizzate quasi immediatamente. La piattaforma, inoltre, sembra essere in grado di trascrivere in diverse lingue.
Anche la fase della creazione è abbastanza semplice. Per pubblicare una nota vocale su Airchat, infatti, basta tenere premuto il pulsante Audio, nella parte inferiore dell’app, parlare e poi rilasciarlo, un po’ come siamo abituati a fare su Whatsapp. Esiste anche l’opzione di registrazione video ma, per il momento, sembra non molto utilizzata dagli utenti.
Bisogna fare attenzione a quello che si registra però, una volta rilasciato il pulsante di registrazione audio, infatti, i messaggi vocali vengono condivisi subito nel feed senza possibilità di modifica. La durata massima della registrazione dei messaggi non è però specificata. Si possono anche lasciare dei vocali in DM, se l’opzione di inviare dei messaggi in pubblico non ci fa sentire troppo a nostro agio.
La gestione delle risposte risulta però poco trasparente. Non è possibile rispondere a tutti i messaggi vocali né visualizzare tutte le risposte ad una singola nota vocale.
Un altro dei principali problemi sollevati da chi lo ha già sperimentato è che non esiste moderazione dei contenuti quindi viene pubblicato qualsiasi messaggio. Vi è la possibilità di silenziare o bloccare un utente, ma questa opzione non risolve comunque i problemi legati alla disinformazione. Inoltre, Airchat sottolinea che bannerà gli utenti in caso di molestie, furto d’identità, comportamenti indecorosi e contenuti illegali, ma non per contenuti dannosi o per questioni politiche.
Airchat e AI: i dubbi degli utenti
In molti si sono domandati se Airchat non sia un’operazione per raccogliere una grande quantità di contenuti audio e di voci umane che parlano di qualsiasi argomento immaginabile per addestrare un’intelligenza artificiale.
Il cofondatore Ravikant ha assicurato in una nota ufficiale che Airchat non verrà assolutamente usata per questo scopo, precisando anche che non è intenzionato a vendere i dati della piattaforma a un’altra azienda che costruisce modelli di intelligenza artificiale.
Un possibile utilizzo dei dati vocali delle persone, dunque, potrebbe essere quello di addestrare un modello interno all’app per migliorare le proprie funzioni audio e di trascrizione audio. Che ne pensate?