Come creare video UGC: la guida completa

Redazione LaPenna del Web
23 Maggio 2025
Come creare video UGC

Nel mondo digitale l’autenticità e la voce degli utenti rivestono un’importanza sempre crescente, perciò creare video UGC (user-generated content) rappresenta uno strumento potente e versatile, sia per i brand che per i creator. Non si tratta di semplici contenuti “amatoriali”, sebbene siano di fatto video realizzati dagli utenti, in quanto capaci di generare fiducia e coinvolgimento, mediante la creatività. Ecco una guida completa per conoscere il mondo dei video UGC, con tutti gli elementi e le strategie necessari per pianificare, creare, ottimizzare e promuovere contenuti autentici, utili per raggiungere i propri obiettivi.

Cos’è un video UGC e perché è importante

Andiamo per gradi: cosa intendiamo esattamente per video UGC? L’acronimo si riferisce a user-generated content, quindi letteralmente qualunque forma di contenuto creato e pubblicato dagli utenti. Un video UGC è, dunque, un filmato realizzato da un utente “comune”, che sia un fan o un cliente, per condividere le proprie esperienze o le proprie opinioni su un prodotto, servizio o argomento in modo creativo.

In un mondo digitale in continua evoluzione e che mette sempre più al centro gli utenti, creare video UGC è importante e per diverse ragioni. Mettiamoci nei panni dei consumatori: questi tendono a fidarsi più di una persona “comune” come loro, che di una pubblicità intesa nel senso “tradizionale” del termine. Non è difficile comprenderne le ragioni: di fronte a un video “reale” su un’esperienza o un prodotto, l’impatto è più incisivo.

Altra ragione di cui tenere conto è il binomio costo-benefici. La creazione di un video UGC richiede meno risorse rispetto alla creazione di un video professionale, perciò rappresentano una soluzione più economica per generare contenuti utili a raggiungere i propri scopi. Tra questi non possiamo che menzionare il coinvolgimento della community che da una parte si sente partecipe in modo “passivo”, come fruitrice dei contenuti, e dall’altra anche in modo “attivo”, essendo l’utente chiamato in prima persona a diventare quasi un “ambasciatore” del brand.

I video di questo tipo premiano in quanto a varietà dei contenuti – recensioni, tutorial, testimonianze e così via – e, inoltre, essendo per loro natura più autentici e pertinenti, possono favorire un miglior posizionamento sui motori di ricerca (SEO).

Pianificazione di un video UGC efficace

Attenzione a non cadere in un errore piuttosto banale: video generati dagli utenti non corrisponde a video di minor qualità o che non richiedano pianificazione. Anche la creazione e conseguente pubblicazione di questi contenuti ha bisogno di una strategia ben precisa.

Definizione degli obiettivi

Innanzitutto prima di lanciare una qualsiasi iniziativa UGC, bisogna definirne gli obiettivi. Che sia aumentare la consapevolezza del brand o generare lead e conversioni, e ancora raccogliere feedback sui prodotti o accrescere la propria community, ogni meta da raggiungere deve essere chiara. Solo definendo gli obiettivi, possiamo definire il tipo di video più adatto e avere successo.

Identificazione del pubblico target

Uno dei punti di partenza è la identificazione del proprio pubblico target, vale a dire capire bene a chi ci si rivolge. Solo così si può stimolare la creazione di video UGC che abbiano un reale impatto sugli utenti: dobbiamo conoscerne interessi, passioni, piattaforme preferite. Per usare un termine “tecnico”, è necessario definire quali sono le buyer personas, così da creare call-to-action mirate ed efficaci.

Scelta del formato e della piattaforma

Partendo dagli obiettivi e dalle buyer personas, si possono scegliere con cura quali piattaforme utilizzare e soprattutto che tipi di contenuti, in questo caso quali formati di video UGC. Pensiamo alla forma più “comune”, la recensione: questa è ideale per siti web, pagine prodotto e social media, perfetta per costruire la fiducia del pubblico influenzandone le decisioni relative all’acquisto di un prodotto o un servizio.

E ancora abbiamo tutorial o guide pratiche, che illustrano in modo dettagliato ma anche semplice e intuitivo come si utilizzano un prodotto o un servizio, acquistando un grande valore di fronte agli utenti. Sono video che possiamo pubblicare sui social media ma anche su blog o piattaforme come Youtube.

Sia su YouTube che su social media come TikTok, gli unboxing possono rivelarsi una scelta di grande successo. Sono i classici video in cui gli utenti – non necessariamente influencer navigati – mostrano ai propri follower lo spacchettamento di un prodotto appena ricevuto, descrivendolo a fondo a cominciare dal packaging per finire con il contenuto e la resa dello stesso. Sempre su TikTok, ma anche su Facebook o Instagram risultano efficaci i cosiddetti backstage, i “dietro le quinte” in cui l’utente mostra l’utilizzo quotidiano di un prodotto.

Ultime, ma non per importanza, le “sfide“. Video che non si soffermano in inutili lungaggini, molto semplici e coinvolgenti, che spingono il pubblico a mettersi in gioco stimolando creatività ed engagement. Del resto, chi non vorrebbe vincere un contest o diventare virale?

Strumenti e attrezzature necessarie per creare video UGC

Generati dagli utenti sì, ma comunque di qualità. Autenticità e semplicità non sono sinonimo di basso valore, anzi. Creare video UGC richiede strumenti adeguati, gli stessi che possono fare davvero la differenza nel risultato finale.

Smartphone vs fotocamere professionali

Per iniziare, basta uno smartphone di ultima generazione. Le fotocamere integrate in questi dispositivi offrono una qualità video piuttosto elevata e in più sono anche facili da trasportare e utilizzare. A questi fanno eco le fotocamere professionali, adatte a mani più esperte e che certamente offrono un maggiore controllo su ogni singola impostazione (apertura, ISO, messa a fuoco). Scegliere gli uni o le altre non è un obbligo, dipende dalle proprie competenze oltre che dal tipo di budget a disposizione.

Microfoni e audio

Anche in questo caso, il microfono integrato nello smartphone può bastare, ma tutto dipende dall’ambiente in cui si registra il video e dalla resa che si vuole ottenere. In generale sarebbe opportuno munirsi di microfoni esterni come i lavalier (le clip che catturano la voce da vicino) o shotgun (quelli direzionali) per isolare il suono del soggetto e ridurre il rumore ambientale. Possono tornare utili anche i registratori audio, che offrono massima qualità e flessibilità.

Illuminazione

L’audio è importante, ma lo è altrettanto una buona illuminazione, capace di rendere anche un video “amatoriale” dall’aspetto più “professionale”. Servirsi della luce naturale è la soluzione più immediata, ma nella creazione di video UGC si possono implementare anche luci artificiali come pannelli LED, softbox, ring light che consentono di controllare l’illuminazione e renderla più uniforme.

Software di editing

Prima di pubblicare un video UGC e quindi diffonderlo nelle piattaforme di destinazione, occorre post-produrlo. Ormai i software di editing non mancano e ne esistono di ogni tipo e per ogni grado di preparazione ed esperienza. Si può iniziare dalle app scaricabili direttamente sullo smartphone (InShot, CapCut, VN Video Editor), molto semplici e intuitive, per passare a software più elaborati come Adobe Premiere Pro o Final Cut Pro, entrambi a pagamento.

Tecniche di ripresa per video UGC di qualità

Partendo dal presupposto che uno dei tratti distintivi di questi contenuti sia l’autenticità, d’altro canto non guasta avere le competenze necessarie per curarne ogni aspetto nel corso della registrazione. Non dimentichiamo che il fine ultimo di questi video è sempre il pubblico, perciò devono essere attraenti e accattivanti, piacevoli da guardare e ascoltare oltre che coinvolgenti. Sono tutti elementi che possono (e dovrebbero) convivere, che si danno man forte a vicenda. Esistono tecniche facilmente applicabili, anche per un creator inesperto e senza avere necessariamente a disposizione strumenti sofisticati.

Composizione dell’inquadratura

Come in fotografia, anche nella creazione di video la composizione dell’immagine è di fondamentale importanza. In parole semplici, vuol dire essere in grado di disporre gli elementi presenti all’interno del fotogramma così da rendere l’immagine equilibrata e piacevole alla vista. E sì, esistono delle regole per raggiungere questo scopo.

La prima è la più nota, la cosiddetta regola dei terzi: basta dividere l’inquadratura in nove sezioni uguali, con due linee orizzontali e due verticali, posizionando i soggetti o i punti di interesse lungo di esse o nei loro punti di congiunzione. Si può giocare, poi, con spazio positivo e spazio negativo: il primo è lo spazio occupato dal soggetto dell’inquadratura, attorno al quale si staglia il secondo, erroneamente detto anche “vuoto” ma in realtà essenziale per enfatizzare il precedente. Per creare una buona composizione dell’inquadratura, infine, non dimentichiamo le linee guida: sfruttare gli elementi naturali o artificiali presenti al suo interno, per guidare l’occhio dello spettatore verso il soggetto.

Stabilizzazione

Non c’è niente di peggio di un video tremolante, decisamente fastidioso alla vista. È per ovviare a questo spiacevole problema che sono stati creati i cosiddetti stabilizzatori, strumenti che servono proprio a rendere le riprese video più ferme. Tra questi possiamo menzionare il treppiedi, ottimo per le riprese statiche, o il gimbal, uno stabilizzatore elettronico che compensa i movimenti della mano e quindi ottimo per le riprese in movimento. Esistono anche delle app di editing che offrono alcune funzioni integrate di stabilizzazione e consentono di “aggiustare” il video in fase di post-produzione.

Gestione dell’audio

Lo abbiamo già detto, ma non fa male ribadirlo: anche in un video UGC è bene curare l’audio. Gli strumenti che abbiamo elencato sono utilissimi a tale scopo, ma in fase di registrazione si possono adottare alcune tecniche molto semplici ed efficaci: ridurre il rumore ambientale preferendo ambienti silenziosi; posizionare il mirofono il più vicino possibile alla fonte audio; monitorare la registrazione servendosi di cuffie (di buona qualità).

Editing e post-produzione dei video UGC

La fase di editing e post-produzione è altrettanto importante quando si crea un video UGC, perché è a questo punto che il materiale “grezzo” viene trasformato in un vero e proprio racconto visivo, che sia coerente e coinvolgente per il pubblico a cui è rivolto. Occorre cura in fase di ripresa, ma al contempo bisogna dedicare attenzione al taglio, al montaggio, a eventuali correzioni, all’aggiunta di musica ed effetti o anche all’inserimento di grafiche o sottotitoli. Sono tutti elementi che, nell’insieme, restituiscono un contenuto più accessibile e accattivante.

Taglio e montaggio

Si possono registrare anche ore di video, ma alla fine è necessario un “taglia e cuci” per selezionare le riprese migliori, eliminando quelle superflue ai fini del racconto. Taglio e montaggio sono essenziali per creare una sequenza logica e fluida.

Correzione del colore

Tra le correzioni, quella del colore è utile per rendere l’immagine più naturale e coerente. In questo caso bisogna regolare parametri come luminosità, contrasto, tonalità.

Aggiunta di musica ed effetti sonori

Per conferire al video la giusta atmosfera, si possono aggiungere in post-produzione musica ed effetti sonori, così da renderlo ancor più coinvolgente. Attenzione, però: usare solo musica ed effetti liberi da copyright o per i quali si è acquistata la licenza.

Sottotitoli e grafiche

Loghi, testi, animazioni e in generale elementi grafici possono contribuire a definire meglio l’immagine del brand, mentre i sottotitoli fanno sì che il video diventi maggiormente accessibile. Pensate a chi guarda i video senza audio: è un bel colpo d’occhio e, in più, si può seguire il filo del discorso senza alcun problema!

Strategie per promuovere e diffondere i video UGC

Dalla creazione del video UGC, si passa alla fase successiva: quella della pubblicazione e promozione dello stesso. Come anticipato, contenuti di questo tipo raggiungono la loro massima efficacia nel momento in cui vengono inseriti in una strategia ben precisa, studiata e mirata a raggiungere un determinato target di pubblico. Pertanto è necessario che siano ottimizzati per i motori di ricerca e che si avvalgano di strumenti adeguati, dalle piattaforme social a collabs e partnership che contribuiscano ad ampliarne la visibilità. È proprio qui il grande potere dei video UGC: contenuti generati dagli utenti possono diventare potenti strumenti di marketing.

Ottimizzazione per i motori di ricerca e le piattaforme social

Il primo passo per aumentare la visibilità dei video UGC, come di qualsiasi contenuto destinato al web, è l’ottimizzazione per i motori di ricerca e, non da meno, per le piattaforme social a cui sono destinati. Titoli e descrizioni devono contenere le keyword giuste (pensiamo sempre al search intent del pubblico), così come hashtag e tag devono essere usati in modo consapevole, includendo quelli rilevanti. Anche l’occhio vuole la sua parte, perciò è bene assicurarsi dapprima che le anteprime invoglino l’utente a cliccare sul contenuto, e poi che lo stesso sia del formato corretto per quella determinata piattaforma, così da essere visualizzato senza difetti.

Collaborazioni e partnership

Le collaborazioni e le partnership sono un altro strumento potente per ampliare il proprio pubblico e far sì che la strategia risulti davvero efficace. Non è un caso che in genere vengano coinvolti influencer e content creator più esperti, così da raggiungere un pubblico sempre più vasto.

Utilizzo di hashtag e trend

Gli hashtag popolari sono utili per la visibilità del video, ma al contempo lo è anche cavalcare i trend. Pensiamo a piattaforme come Instagram o TikTok: quest’ultima in particolare gioca molto sui contenuti virali e inserirsi in questo flusso, sempre con contenuti pertinenti e originali, può essere un’arma vincente.

Aspetti legali e etici nella creazione di video UGC

Nella creazione di contenuti come i video UGC, entra in gioco un aspetto che non si dovrebbe assolutamente sottovalutare: la questione relativa ai diritti d’autore e più in generale alle implicazioni legali ed etiche legate alla divulgazione di questo tipo di contenuti. Comprendere e rispettare normative e principi etici non solo tutela legalmente il content creator e il brand, ma contribuisce anche a costruire una relazione di fiducia autentica e solida con la propria community.

Diritti d’autore e permessi

Lo avevamo anticipato a proposito di eventuali musica e audio aggiunti in post-produzione, ma è bene ribadirlo. Ogni elemento utilizzato per la creazione del video UGC (quindi anche le immagini e le clip) devono essere liberi da diritti d’autore, o comunque bisogna possederne le necessarie licenze di utilizzo. Quando si usano contenuti creati da altri utenti, è buona norma chiedere il consenso e riportare i credits dell’autore originale.

Trasparenza e divulgazione

Anche per quanto concerne collaborazioni o sponsorizzazioni, ci vuole chiarezza. Qualunque parnership presente nel video UGC deve essere ben visibile e specificata, così che l’utente sappia se il creator ha prodotto il contenuto ricevendo un compenso o anche un prodotto omaggio per la sua realizzazione.

Misurazione del successo dei video UGC

Come abbiamo visto, creare un video UGC non è semplice come si potrebbe erroneamente pensare e alle spalle c’è un gran lavoro di studio, pianificazione e strategia che richiede competenze e conoscenze, oltre che gli strumenti adeguati. Sarebbe un vero peccato che tutto questo lavoro non approdi ai risultati sperati, no? Ecco perché è importante valutare l’efficacia dei contenuti, servendosi di appositi strumenti di analisi che consentano di tracciare le performance di ciascun contenuto UGC. Grazie a questi dati, possiamo capire se siamo sulla giusta strada ed eventualmente aggiustare il tiro, ove occorra.

Metriche chiave da monitorare

La base sono le cosiddette metriche chiave, che vanno monitorate costantemente per capire – dati alla mano – come il pubblico reagisce ai contenuti e quali sono i risultati effettivi:

  • impression, cioè il numero totale di volte in cui il video UGC è stato visualizzato;
  • engagement, vale a dire il coinvolgimento del pubblico (numero di Mi piace, commenti, condivisioni, salvataggi);
  • reach, il numero totale di persone uniche che hanno visto il video;
  • click-through rate (CTR), cioè la percentuale di persone che hanno cliccato su un link presente nel video o nella descrizione rispetto al numero di visualizzazioni;
  • conversion rate, la percentuale di persone uniche che hanno effettuato un’azione specifica (quando ad esempio l’obiettivo è la vendita);
  • sentiment, comprendere tono e opinioni del pubblico analizzandone commenti e interazioni.

Strumenti di analisi

Per monitorare e approfondire le performance di un video UGC, quindi tutte queste metriche chiave, sono disponibili strumenti di analisi specifici. Tra questi possiamo menzionare quelli integrati nelle varie piattaforme social (Instagram Insight, TikTok Analytics, YouTube Analytics, Facebook Insight), ma anche strumenti come Google Analytics o ancora software di social media management.

Esempi di successo e case study di video UGC

Un modo per dar vita a una buona strategia di creazione, pianificazione e sponsorizzazione dei contenuti video UGC è attingere da esempi di successo, da chi prima di noi è riuscito nell’impresa. Analizzare questi esempi può essere di grande ispirazione, fornendo indicazioni pratiche e mostrandoci, di fatto, in cosa stiamo sbagliando.

Qualche esempio pratico? GoPro incoraggia i suoi utenti a condividere video avventurosi realizzati con le loro action cam, creando contenuti spettacolari e autentici, unici nel loro genere. Un altro bellissimo esempio è Dove, la cui campagna #RealBeauty ha incluso video di donne reali, non modelle o influencer, con le loro storie personali. Anche in questo caso, autenticità è la parola d’ordine, insieme a inclusività.

Conclusioni e consigli finali per creare video UGC di successo

Creare video UGC è un’attività stimolante, creativa oltre che utile per una strategia di marketing e comunicazione che si rispetti. Un’opportunità da cogliere in un mondo come quello digitale dove la competitività è altissima ma in cui, al contempo, l’attenzione è sempre più focalizzata sulle persone. Con tutti gli strumenti forniti, passo dopo passo, si può dar vita a una pianificazione ottimale, ricordando che la qualità non può essere penalizzata a discapito della qualità e che ogni singolo contenuto può diventare un’attrattiva irrinunciabile per il proprio pubblico target. Un enorme potenziale tutto da scoprire.

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