L’intelligenza artificiale sarà il fulcro delle professioni del futuro. Ma non nel senso nel quale tutti potremmo pensare (o, almeno, non solo in quello). Nel corso dei prossimi mesi e dei prossimi anni, infatti, algoritmi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico saranno impiegati con una frequenza sempre maggiore per migliorare l’esperienza dei professionisti del recruiting e non solo.
LinkedIn, in particolare, sta mettendo a punto strumenti avanzati per il recruiting e la ricerca di un nuovo lavoro che permettono di sfruttare al meglio le nuove tecnologie alimentate dall’intelligenza artificiale. L’obiettivo del social network professionale di proprietà di Microsoft è di ottimizzare i processi di ricerca, sia di un lavoro, sia di nuovi talenti da assumere in azienda, e ridurre il tempo dedicato a operazioni ripetitive e poco produttive.
L’AI per i recruiter
Come emerge dalla ricerca “Future of Recruiting” condotta da LinkedIn tra oltre 2.500 recruiter europei e statunitensi, l’intelligenza artificiale – in tutte le sue sfaccettature e in tutte le sue possibili applicazioni – avrà un ruolo sempre più importante nelle modalità con le quali si cercano e assumono nuovi talenti.
L’intelligenza artificiale generativa, nello specifico, sarà di grande aiuto per automatizzare gran parte delle operazioni ripetitive, dando così modo ai recruiter di dedicare maggior tempo all’analisi e alla selezione dei profili. Non ci si deve dunque stupire se il 62% degli intervistati si dice ottimista sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul mondo del recruiting nel breve e medio periodo.
I benefici dell’AI generativa per il recruiting
La gran parte dei partecipanti alla ricerca promossa da LinkedIn non ha dubbi: nei prossimi mesi e anni ci sarà un crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale per velocizzare e automatizzare i processi di selezione del nuovo personale.
Oltre la metà (56% degli intervistati) afferma che l’intelligenza artificiale generativa permetterà di scrivere annunci di lavoro più in fretta, mentre il 45% e il 42% sostiene che l’impiego dell’AI nei processi di recruiting permetterà di automatizzare i task ripetitivi e di eliminare operazioni banali che portano via molto tempo.
Insomma, grazie all’intelligenza artificiale i professionisti delle risorse umane avranno a disposizione più tempo da dedicare alla selezione di nuovi talenti. Non solo: il 24% afferma che l’AI faciliterà il modo con cui ci si relaziona con i candidati, eliminando eventuali barriere comunicative.
Il nuovo ruolo della talent acquisition
L’automazione e l’ottimizzazione dei processi, però, non è l’unico reale vantaggio che l’intelligenza artificiale garantirà ai professionisti del recruiting. Il loro ruolo all’interno della struttura e dell’organigramma aziendale subirà un’evoluzione difficile da pensare sino a non molti anni fa.
Gli addetti alla talent acquisition avranno il compito di dettare i tempi nel processo di integrazione dell’intelligenza artificiale in tutti i processi aziendali. Sarà loro responsabilità individuare le figure che meglio rispondono alle esigenze di crescita e sviluppo. Inoltre, dovranno agire a mo’ di “AI Evangelist” e convincere i vertici aziendali della necessità di promuovere corsi di aggiornamento e di specializzazione tra i dipendenti.
Gli strumenti di LinkedIn per il recruiting
Per dare risposta a queste esigenze, LinkedIn sta ulteriormente potenziando gli strumenti AI che già offriva ai propri iscritti. Il supporto alla messaggistica assistita dall’AI, introdotta in inglese nel maggio 2023, è stato ora esteso all’italiano, spagnolo, francese, tedesco e portoghese. Parallelamente, la piattaforma social professionale ha avviato un progetto pilota per lo sviluppo di corsi e mentorship che consentirà agli iscritti di ricevere suggerimenti e insight personalizzati da personalità ed esperti dei settori più disparati.
L’AI per chi cerca lavoro
Come accennato inizialmente, però, l’intelligenza artificiale generativa non sarà un vantaggio esclusivo dei recruiter. Anche chi cerca lavoro avrà la possibilità di utilizzare strumenti che lo aiuteranno sia a trovare offerte di lavoro maggiormente in linea con i propri interessi e il proprio profilo e sviluppare una rete di contatti professionali da sfruttare a proprio vantaggio nel momento del bisogno.
Assistente AI
LinkedIn si appresta a rilasciare una versione aggiornata del proprio motore di ricerca interno grazie al quale trovare offerte di lavoro maggiormente in linea con le nostre abilità e alle nostre esperienze pregresse. Potremo rivolgerci al chatbot utilizzando un linguaggio naturale, e porre domande specifiche sulla tipologia di lavoro cercato o sullo stipendio che si vorrebbe guadagnare.
Ottimizzazione curriculum con l’intelligenza artificiale
I modelli di intelligenza artificiale sviluppati da LinkedIn saranno inoltre in grado di leggere e analizzare il nostro curriculum vitae, fornendo dei consigli su come ottimizzarlo in base alle offerte di lavoro a cui vorremmo rispondere. Caricandolo online, potremo modificarlo passo dopo passo “sotto dettatura” dell’intelligenza artificiale.
Sarà poi disponibile uno strumento che ci aiuterà a scrivere lettere di presentazione in maniera “scientifica”, mettendo in risalto le nostre qualità migliori e le esperienze lavorative più interessanti in base all’annuncio che più ci interessa.