Non solo tono di voce: sai quanto conta l’identità verbale?

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19 Gennaio 2023

Sì, è vero: nel mondo della comunicazione si sente sempre più spesso parlare del tono di voce e di quanto sia importante per rendere distinguibile un brand/un’azienda/un’impresa. Eppure non c’è solo quello: un altro concetto che tutti dovrebbero conoscere, infatti, è quello di identità verbale.

L’identità verbale è fondamentale per riuscire a essere distinguibili, riconoscibili e unici nel vasto mare del web. Per questo va studiata con cura e va compresa fino in mondo: è un’arma preziosa, per mezzo della quale si possono fare grandi cose.

Cos’è l’identità verbale?

Ma dunque, cos’è l’identità verbale? Usando la sua definizione comune, la verbal identity è l‘insieme di tutti i componenti linguistici e dei termini che devono distinguere un sito web (o un brand, un’impresa, un influencer). Per dirla in poche parole, è come se fosse un specifico idioma, un linguaggio che si lega inscindibilmente a chi lo parla.

L’intero insieme di termini e parole (che vengono accuratamente selezionate) ha l’ambizioso obiettivo di caratterizzare chi le usa: dargli un’identità, appunto, che sia sua e solo sua. Un’impresa non da poco, ma che, quando riesce, è in grado di portare con sé enormi benefici.

Differenza fra identità verbale e tono di voce

A questo punto, occorre fare una piccola deviazione per spiegare qual è la differenza fra identità verbale e tono di voce. In sostanza, l’identità verbale è ciò che racchiude il lessico di un brand. Ogni parola, ogni termine, ogni verbo, persino ogni aggettivo utilizzato è parte della verbal identity.

Che cos'è e come si costruisce l'identità verbale

Il tono di voce, invece, è ciò che si basa sul lessico: è il modo, il carisma, lo strumento per rendere chiaro il nostro modo di porci verso gli utenti e il pubblico. Per essere ancora più chiari, il tono di voce è il nostro modo di apparire all’esterno, mentre l’identità verbale è rivolta sia all’esterno che all’interno.

Verbal identity all’esterno e all’interno

Cosa significa questo, esattamente? Che l’identità verbale è un po’ come un’etichetta: l’intero linguaggio si parla sia con il cliente che con chi fa parte del sito web/dell’impresa/dello staff dell’influencer. A conti fatti, dunque l’identità verbale stabilisce le linee guida si parla in tutte le occasioni, attraverso tutti i punti di contatto e in ogni situazione.

Potremmo definirla anche come un insieme di strumenti (le parole) che vengono progettate, selezionate e scelte per dare una forma concreta al nostro modo di parlare e che vengono applicate in ogni ambito, dai nomi delle sezioni dei siti web fino alle schede prodotto, passando per il microcopy e per i vademecum interni all’azienda.

Come si crea un’identità verbale?

Costruire un’identità verbale, come abbiamo accennato, non è un’impresa facile. Si tratta, in sostanza, di creare un vero e proprio linguaggio, con tanto di dizionario, che deve tenere conto di cinque elementi fondamentali:

Che cos'è e come si costruisce l'identità verbale

  • Brand identity: in passato, abbiamo spiegato che per comunicare sul web è fondamentale avere in mente la propria brand identity. In sostanza, dobbiamo sempre ricordarci chi siamo e qual è il nostro carattere;
  • Pubblico: chi è il nostro pubblico? Identificare le nostre buyer personas e/o le nostre reader personas ci permetterà di scegliere i termini giusti per instaurare un dialogo;
  • Tono di voce: padroneggiare il proprio tono di voce e rimanere coerenti fino alla fine è essenziale per riuscire a creare una verbal identity che sia unica nel suo genere;
  • Storia: qual è la nostra storia? Come la stiamo raccontando? Anche questo concorre a creare una perfetta identità verbale;
  • Detto e non detto: questo è un punto essenziale. Per costruire una buona identità verbale occorre stabilire a priori cosa vogliamo raccontare e cosa, invece, vogliamo tacere. Ciò può riguardare anche eventuali prese di posizione su specifici argomenti.

Muovendoci da questi cinque elementi, possiamo cominciare a creare un elenco di termini che diventeranno parte integrante di ciò che siamo sul web.

Costruire un dizionario emozionale

La prima cosa da fare è sicuramente selezionare i termini più emozionali. In base alla nostra brand identity, sarà possibile scegliere delle parole calde, fredde e neutre adatte a veicolare i vari tipi di messaggi che andremo a comunicare.

Per costruire una buona identità verbale è buona prassi creare degli insiemi e raggruppare i termini. Per esempio, si possono creare degli insiemi per le ads, per le comunicazioni importanti, per quelle interne e anche per eventuali stati di crisi. Ogni parola richiede un lungo studio che deve tenere in considerazione i pilastri che abbiamo elencato.

Creare una grammatica

Il secondo passo è creare una grammatica, che diventerà uno standard per il modo in cui si comunica. Si tratta di stabilire delle regole e delle linee guida specifiche su come vengono creati i contenuti e i copy, in modo che, indipendentemente da chi scrive, ci sia coerenza.

La grammatica può comprendere abbreviazioni e acronimi, contrazioni colloquiali, emoji, numeri e persino modi di dire e/o proverbi.

Perché la verbal identity è importante?

Avere un’identità verbale è essenziale per farci definire da chi ci osserva, ma non è l’unico motivo per cui è fondamentale. Ci sono infatti molti modi in cui può essere declinata, sia nelle comunicazioni dirette con i lettori/clienti sia nelle strategie social, passando ancora per tutte le iniziative interne.

Che cos'è e come si costruisce l'identità verbale

Avere una buona identità verbale fa sì che l’intera personalità di chi comunica sul web venga definita in maniera chiara in ogni circostanza. I benefici sono moltissimi: ci si allontana dalla concorrenza e si guadagna in coerenza, dando forza al sempre più essenziale transmedia storytelling.

Per altro, la verbal identity Internamente influenza il modo in cui le persone parlano di se stesse e tra di loro e modella comunicazioni scritte e orali come annunci interni  e di recruiting, presentazioni e formazione, mentre esternamente si muove in tandem con l’identità visiva. coinvolgendo tutto il target di riferimento.

Consigli per una buona identità verbale

Chiudiamo con qualche consiglio utile per creare una buona identità verbale. In primis, come abbiamo già detto, è bene tenere sempre conto della nostra personalità: se questa muta, in qualche modo, anche il linguaggio deve mutare.

Cos'è l'identità verbale e come si usa

Poi, ricordare che l’identità verbale è un insieme di principi, di regole, di norme: una guida dettagliata che permette al tono di voce di esprimersi. Le due cose non devono mai essere confuse. Infine, mai pensare di aver finito: come la lingua e il mondo della comunicazione in generale, l’identità verbale è sempre in evoluzione. Guardiamo sempre avanti e, quando serve, rinnoviamoci.

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