Google Discover: cos’è, a cosa serve e dove si trova

Alice Zanfardino
5 Dicembre 2024
Articoli
Smartphone con lente di ingrandimento

Che Google non sia più solamente un motore di ricerca è un fatto risaputo da tempo. Da anni Big G ha avviato un processo di differenziazione che le ha permesso di estendere il proprio dominio – o, comunque, giocare un ruolo di primaria importanza – nei settori più disparati. Con YouTube, ad esempio, è riuscita a ritagliarsi una fetta del mercato dello streaming audio e video, mentre Android è “semplicemente” il sistema operativo per smartphone più diffuso al mondo.

Restando nell’ambito della comunicazione e del marketing, un “prodotto” che ha ripetutamente attirato le attenzioni degli addetti ai lavori è Google Discover. Utilizzato di fatto da tutti gli utenti che possiedono uno smartphone Android (senza sapere, magari, il suo nome), questo strumento può essere molto utile per attirare nuovi utenti sul proprio sito web (a patto di avere un piano editoriale aggiornato costantemente e studiato nei minimi dettagli) e aumentare il traffico organico del sito.

Cerchiamo di capire che cos’è Google Discover e come è possibile posizionarsi in questa “nuova” frontiera della ricerca web targata Big G.

Che cos’è Google Discover e come funziona

Con Discover, Google si “diverte” a giocare a fare l’indovino. A differenza del motore di ricerca, dove i risultati mostrati nella SERP sono frutto di una parola chiave (o più parole chiave, nel caso delle cosiddette long tail keyword) utilizzata dall’utente, i risultati che mostrati nella schermata di Discover vengono selezionati direttamente dagli algoritmi di Google e proposti agli utenti senza fare una ricerca.

Ricerca online

Google, dunque, cerca di prevedere quali potrebbero essere gli argomenti che maggiormente interessano l’utente, proponendogli una selezione personalizzata di contenuti e notizie in linea con i suoi interessi. Si tratta, dunque, di una sorta di “giornale personalizzato” in continuo aggiornamento contenente notizie, approfondimenti e contenuti di varia natura (non solo testuali, ma anche video). Il tutto senza che l’utente inserisca una keyword per ottenere i risultati che visualizza.

Google Discover è una funzionalità personalizzata integrata nell’app Google e sui dispositivi mobili. A differenza della ricerca tradizionale, non richiede che l’utente inserisca una query: Discover presenta contenuti basati sugli interessi dell’utente, sulle sue attività passate e su argomenti rilevanti in tempo reale.

Ovviamente, Google non si è data all’arte divinatoria. Capire come funziona Google Discover è, al contrario di quanto si possa pensare, molto semplice. Per creare il feed di notizie e contenuti mostrati nella sezione di Discover, Big G sfrutta dati e informazioni che “disseminiamo” nel corso della nostra navigazione online. Se, ad esempio, consultiamo diversi articoli sul calcio o su argomenti legati alle criptovalute, nella “nostra” schermata Discover visualizzeremo articoli e ultime novità sui temi che cerchiamo e leggiamo più spesso.

Insomma, con il passare del tempo Google apprende le nostre preferenze e i nostri gusti e ci propone dei contenuti che sono in linea con quello che potrebbe piacerci.

Dove si trova Google Discover

Tanto da un punto di vista pratico quanto da un punto di vista materiale, Google Discover è parte integrante del motore di ricerca della casa di Mountain View. Si tratta infatti di una risorsa che tutti gli utenti Android e iOS hanno a disposizione se hanno installato l’app di Google sui loro smartphone o tablet.

Per accedere a Google Discover, dunque, basta lanciare l’app di Google o, in alcuni dispositivi Android, effettuare uno swipe verso destra dalla schermata principale. Nel giro di pochi attimi comparirà una lista di risultati apparentemente simile alla SERP del motore di ricerca. La differenza, prettamente estetica, è nella dimensione dedicata a ogni singolo risultato: la scheda è infatti maggiore, per consentire all’utente di leggere un estratto della notizia.

Google Discover su smartphone

Trovare Google Discover è più semplice di quello che sembra: è all’interno dell’app Google per Android e iOS

Come entrare in Google Discover

che cos'è google discover

Se vi è chiaro che cos’è Google Discover e a cosa serve, è altrettanto lapalissiano che entrare in Google Discover può essere fondamentale per il successo di un progetto editoriale online. Non solo: far comparire i propri contenuti su Google Discover può essere di grande importanza anche per portali che non fanno dell’informazione e della divulgazione il loro principale obiettivo. Un’azienda che ha un blog per promuovere i propri prodotti o servizi, ad esempio, potrebbe essere interessata a comparire tra i risultati di Discover per attirare nuovo traffico organico sul proprio sito.

La domanda “Come entrare in Google Discover”, dunque, non è affatto peregrina e le aziende potenzialmente interessate non sono solo quelle che gestiscono un portale informativo o un blog divulgativo. A oggi, però, le linee guida di Google per ottimizzare i contenuti per Discover non sono così precise come molti vorrebbero. C’è, dunque, ancora molta discrezionalità e non sempre si ha la certezza che i contenuti scritti con tutti i crismi del caso vengano poi selezionati.

Fortunatamente, però, ci sono alcuni punti fissi che possiamo utilizzare come base per provare a portare i nostri contenuti nel feed di Discover e conquistare così nuovi lettori. Come specificato da Big G, per entrare in Google Discover è necessario:

  • Pubblicare contenuti indicizzabili. Potrebbe anche apparire come un qualcosa di superfluo, ma per entrare nel feed di Google Discover è necessario prima di tutto creare dei contenuti che siano indicizzabili. Se gli spider di Big G non sono in grado di “vedere” l’articolo, infatti, difficilmente riusciranno a inserirlo nel feed personalizzato di qualunque utente;
  • Seguire le norme di Google News. Trattandosi di articoli informativi o di vere e proprie notizie, i contenuti che hanno maggiori possibilità di entrare nel feed Discover sono quelli che rispettano tutti i canoni previsti dalle linee guida di Google News. Sarà così necessario non creare dei titoli “clickbait” ed evitare di copiare contenuti già pubblicati da altri, oltre a evitare contenuti violenti e/o espliciti;
  • Usa contenuti multimediali di qualità. Sul web, il testo non è tutto. Per questo, Google predilige selezionare contenuti che accompagnino le notizie e le informazioni con immagini o video di grandi dimensioni (larghezza di almeno 1200 pixel) e di qualità. Prodotti multimediali, insomma, che non siano di mero “contorno”, ma che abbiano loro stessi un contenuto informativo di grande valore per chi legge;
  • Creare contenuti utili. Anche se all’interno di Discover possono finire articoli e contenuti realizzati mesi o anni fa, è altamente probabile che gli algoritmi selezionino contenuti aggiornati recentemente e in linea con gli ultimi trend. Per questo, potrebbe tornare particolarmente utile scoprire le ricerche più “in voga” nei giorni passati grazie a Google Trend: si avrà così un’idea di cosa gli utenti stanno cercando in quel preciso istante e regolarsi così di conseguenza.

Come funziona Google Discover

L’algoritmo di personalizzazione

Come anticipato poco più sopra, Google Discover utilizza un algoritmo avanzato di machine learning per personalizzare il feed di ogni utente. L’algoritmo analizza le preferenze espresse dall’utente, le interazioni passate con contenuti simili e i segnali provenienti dalla cronologia delle ricerche e delle attività online.

Tipologie di contenuti mostrati

Discover propone contenuti diversificati, tra cui articoli, video, immagini e aggiornamenti di argomenti che l’utente ha seguito. A differenza di Google News, non si concentra esclusivamente su notizie recenti, ma include contenuti evergreen, approfondimenti e storie basate su interessi personali.

Differenze tra Discover e la Ricerca Google

  • Senza query: Google Discover non richiede un’azione diretta da parte dell’utente, al contrario della ricerca tradizionale che si basa su query specifiche.
  • Contenuti basati su interessi: Discover si focalizza su contenuti predittivi, mentre la ricerca è reattiva e risponde a una necessità immediata.
  • Formato visivo: Discover predilige un formato visivo accattivante con immagini di alta qualità, mentre la ricerca Google enfatizza risultati testuali.

 

Cosa cambia tra Google Discover e Google News

La differenza principale tra Google Discover e Google News risiede nell’approccio con cui presentano i contenuti e nel tipo di pubblico a cui si rivolgono:

  1. Approccio:
    • Google Discover: mostra contenuti personalizzati basati sugli interessi dell’utente, le sue attività online e la cronologia delle ricerche. Non richiede una query; il feed è predittivo, mostrando articoli e informazioni che potrebbero interessare l’utente senza che debba cercarle.
    • Google News: si concentra su notizie attuali e aggiornamenti recenti. È progettato per aggregare contenuti su eventi globali, regionali e locali, rendendolo ideale per chi cerca informazioni immediate e rilevanti.
  2. Tipologia di contenuti:
    • Google Discover: include una varietà di contenuti, dai video agli articoli evergreen, passando per immagini e approfondimenti. È più orientato agli interessi personali piuttosto che alla cronaca.
    • Google News: si focalizza principalmente su notizie di cronaca, attualità, politica, economia e altri argomenti di rilevanza giornalistica.
  3. Modalità di fruizione:
    • Google Discover: è integrato nell’app Google e si presenta come un feed continuo, ottimizzato per dispositivi mobili, che evolve in base alle preferenze dell’utente.
    • Google News: funziona come una piattaforma autonoma dove l’utente può cercare attivamente argomenti, seguire fonti specifiche e accedere a sezioni curate.
  4. Pubblico target:
    • Google Discover: punta a coinvolgere utenti interessati a contenuti personalizzati e predittivi, spesso legati a passioni e interessi personali.
    • Google News: si rivolge a chi desidera rimanere aggiornato sugli eventi del giorno e segue un approccio più tradizionale all’informazione.

Google Discover è pensato per offrire un’esperienza predittiva e personalizzata, mentre Google News è un aggregatore focalizzato sull’attualità e sulla cronaca. Entrambi offrono opportunità uniche per publisher e content creator, ma richiedono strategie diverse per ottimizzare i contenuti.

Come ottimizzare i contenuti per Google Discover

Requisiti tecnici fondamentali

  • Mobile-friendly: i siti devono essere ottimizzati per i dispositivi mobili.
  • HTTPS: la sicurezza è essenziale per ottenere una buona visibilità su Discover.
  • Velocità di caricamento: pagine veloci migliorano le probabilità di essere incluse nel feed.

Qualità dei contenuti

  • Titoli accattivanti: titoli chiari e coinvolgenti attirano l’attenzione degli utenti.
  • Contenuti utili e originali: Discover favorisce articoli che aggiungono valore e si distinguono per originalità.

Ottimizzazione delle immagini

  • Immagini ad alta risoluzione: foto di almeno 1200 pixel di larghezza sono indispensabili per apparire nel feed. Ad esempio, un’immagine nitida di un piatto gourmet o una vista panoramica di una città famosa può catturare l’attenzione dell’utente.
  • Attributo “max-image-preview:large: questo meta tag consente a Google di utilizzare immagini di grandi dimensioni nel feed Discover, ideale per presentare visual accattivanti come copertine di articoli o infografiche dettagliate.
  • Attributo “max-image-preview:large: questo meta tag consente a Google di utilizzare immagini di grandi dimensioni nel feed Discover.

E-A-T e credibilità del sito

  • Expertise: contenuti scritti da esperti del settore.
  • Authority: il sito deve avere una buona reputazione online.
  • Trustworthiness: informazioni accurate e verificabili.

Monitorare le performance su Google Discover

Google Search Console per Discover

Search Console è la migliore amica degli specialisti SEO, può essere utilizzata per una consulenza SEO e per analizzare i dati e le performance di un sito.
Tra le altre cose, offre dati specifici relativi alle performance su Discover, inclusi impressioni, clic e CTR. Questi dati aiutano a identificare quali contenuti funzionano meglio e dove è possibile migliorare.
In ogni progetto inserito all’interno della piattaforma, nel menu laterale a sinistra possiamo trovare la voce Discover:

Discover in Google Search Console

Selezionandola, si aprirà la classica visualizzazione di Search Console ma specifica solo sui dati di Google Discover:

dati di Google Discover da Google Search Console

 

Offre dati specifici come:

  • Impressioni: il numero di volte in cui i contenuti sono stati visualizzati nel feed degli utenti.
  • Clic: quanti utenti hanno interagito con il contenuto.
  • CTR: il rapporto tra impressioni e clic, che misura l’efficacia del contenuto nel catturare l’attenzione.

Metriche chiave da analizzare

Per ottimizzare i risultati, è importante concentrarsi su:

  • Tasso di engagement: ad esempio, se un articolo su “10 idee per ristrutturare casa” ha un alto numero di commenti e condivisioni, è un segnale che il contenuto risponde bene agli interessi del pubblico.
  • Tempo di permanenza: un contenuto come una guida completa su “Come pianificare una vacanza low-cost” potrebbe ottenere un tempo medio di lettura elevato, indicando un forte coinvolgimento.
  • Condivisioni: ae un post come “Le migliori serie TV da vedere quest’anno” viene frequentemente condiviso sui social media, è un chiaro segnale di interesse.
  • Tasso di engagement: analizzare quanto i contenuti coinvolgono gli utenti.
  • Tempo di permanenza: misura la qualità dell’esperienza utente.
  • Condivisioni: indicatore dell’apprezzamento del contenuto.

Quando un contenuto viene inserito all’interno di Google Discover perché viene ritenuto di tendenza, la Search Console invia una mail di notifica.
Di solito la tendenza è dovuta a modifiche apportate ai contenuti della pagina o ad un maggiore interesse per un argomento di tendenza trattato (motivo più plausibile): per questo è sempre bene avere un piano editoriale strutturato dei contenuti a seconda dei trend di stagione: se non sai da dove iniziare, fatti aiutare da un’agenzia di content marketing.

Best practices per aumentare la visibilità su Discover

Pubblicare con regolarità contenuti di alta qualità è fondamentale.
Ad esempio, un blog di viaggi potrebbe condividere settimanalmente guide dettagliate su destinazioni emergenti, mentre un sito di tecnologia potrebbe pubblicare recensioni su nuovi gadget ogni pochi giorni. Ma è importante mantenere un equilibrio: meglio pubblicare meno, ma con contenuti rilevanti e ben curati.

Strategie di engagement

  • Call to action: invita gli utenti a interagire, ad esempio tramite commenti o condivisioni. Ad esempio, un articolo su “Le migliori app per la produttività” potrebbe concludersi con una domanda come “Qual è la tua app preferita? Condividi la tua esperienza nei commenti!”
  • Promozione sui social media: condividere i contenuti su altre piattaforme aumenta la probabilità di essere scoperti. Ad esempio, un post su Instagram con un’anteprima accattivante e un link all’articolo completo può generare traffico aggiuntivo.
  • Promozione sui social media: condividere i contenuti su altre piattaforme aumenta la probabilità di essere scoperti.

Vantaggi e svantaggi di Google Discover

Vantaggi

  • Traffico passivo: i contenuti ottimizzati possono generare traffico costante senza richiedere ulteriori azioni.
  • Esperienza personalizzata: Discover offre un feed unico per ogni utente, aumentando la rilevanza dei contenuti.
  • Ampio pubblico: raggiunge utenti con interessi diversificati, aumentando le opportunità di visibilità.

Svantaggi

  • Dipendenza dall’algoritmo: cambiamenti improvvisi possono influenzare le performance.
  • Controllo limitato: i publisher non possono determinare direttamente quali contenuti verranno mostrati e a chi.
  • Variabilità dei risultati: le performance possono essere influenzate da fattori al di fuori del controllo del publisher, come le preferenze degli utenti e i trend del momento.
Alice Zanfardino