La differenza tra la scrittura sul web e la scrittura su carta

Valentina Vanzini
30 Ottobre 2019
Articoli
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Chi si occupa di web copywriting lo sa bene: la scrittura su carta e quella digitale sono molto diverse fra loro. Si tratta di differenze che riguardano non solo il posizionamento dei contenuti, ma soprattutto la volontà di offrire ai lettori sul web un’esperienza di lettura che sia il più possibile appagante e gratificante.

Scrittura sul web e su carta: come è cambiata la fruizione dei contenuti con Internet

Per comprendere la differenza fra scrittura sul web e su carta è importante prima di tutto capire come cambia la fruizione dei contenuti. Oggi leggiamo ovunque, sul treno, in auto, nel letto di casa o in metropolitana, utilizzando supporti diversi, dal tablet allo smartphone sino al pc. L’avvento di Internet ha cambiato la ricezione delle informazioni che è diventata frammentata e discontinua. Spesso quando leggiamo un testo sul web siamo distratti dall’ambiente che ci circonda oppure dagli elementi di meta-testo e iper-testo, come le immagini, i link e soprattutto i pop up pubblicitari.

A tutti è capitato almeno una volta di leggere sui mezzi pubblici o davanti alla tv, in una condizione in cui è facile distrarsi e la lettura è resa faticosa anche dall’ambiente rumoroso e dallo schermo piccolo. Non a caso numerosi studi hanno dimostrato che quando ci troviamo di fronte alla pagina di un sito, prima ancora di leggerla la guardiamo. Realizziamo una sorta di “scansione”, osservando titolo, immagini e sottotitolo per capire in fretta se potrebbe interessarci o se è meglio passare ad altro. Leggere un testo su un blog, ad esempio, non è come approcciarsi a un libro cartaceo: la lettura digitale non è mai lineare né semplice.

Scrittura sul web e su carta: differenze

Una volta capito come cambia la fruizione dei contenuti online è facile comprendere quanto i testi sul web debbano essere costruiti in modo differente rispetto a quelli su carta. I lettori su Internet preferiscono testi brevi e semplici, il più delle volte infatti arrivano a leggere solamente “above the fold” ossia solo la parte di contenuto che si trova nella schermata delimitata dallo sguardo.

A queste considerazioni dobbiamo aggiungere un altro elemento: chi legge un articolo online solitamente cerca delle informazioni precise. Ciò significa che non vuole perdere tempo, ma andare dritto al punto per approfondire un tema che gli interessa. Il tempo di lettura quindi è ridotto e se non si trova subito qualcosa di interessante si lascia il testo a metà. Per questo un contenuto sul web deve puntare su frasi corte, chiarezza e sintesi.

Se in un romanzo siamo abituati a scoprire l’assassino alla fine, nel contenuto digitale è importante rivelare tutto da subito, a partire dal titolo. Questi testi infatti vanno costruiti con la tecnica della piramide rovesciata. Si inserisce prima la notizia più importante (nel primo paragrafo), poi, man mano che si prosegue nella scrittura, si aggiungono dei dettagli e altre informazioni interessanti. In questo modo chi leggerà il testo avrà comunque le risposte che cercava, mentre chi arriverà alla fine avrà approfondito quel tema.

Valentina Vanzini