Chat Gpt VS Gemini: chi vince la “sfida”?. In questo articolo voglio confrontare Open AI e Google per capire quali sono le caratteristiche di entrambi i chatbot di intelligenza artificiale, sia nella versione gratuita che in abbonamento.
Prima di iniziare una premessa è doverosa:
Essendo servizi generici è difficile testarli in maniera totale e completa perché le domande che si possono fare variano dalle cose più semplici a quelle più complesse. Un altro punto da tenere in considerazione è che non bisogna fidarsi ciecamente dei risultati restituiti dai sistemi di intelligenza artificiale. Infatti i chatbot sanno “mentire” quindi meglio verificare sempre la veridicità delle informazioni ottenute. E ora passiamo al confronto.
Gli abbonamenti di ChatGPT Plus e Gemini Advanced.
Esistono versioni gratuite e versioni a pagamento, sia per Google Gemini che per ChatGPT. La versione gratuita è adatta a tutti quanti perché anche in questa veste le chatbot di intelligenza artificiale sono davvero potenti più di altri strumenti già sperimentati nel passato. Se invece avete esigenze specifiche, siete programmatori o volete semplicemente sfruttare le funzionalità disponibili degli ultimi modelli di intelligenza artificiale, allora potreste provare Gemini Advanced o ChatGPT Plus per 19,99 euro al mese.
Volete abbonarvi ad un chatbot AI ma non siete sicuri di quale sia più adatto alle vostre esigenze? Vediamo nel dettaglio Gemini Advanced e ChatGPT Plus.
ChatGPT OpenAI Plus:
una lodevole caratteristica dell’abbonamento di OpenAI è il GPT store, dove è possibile creare e condividere versioni personalizzate di ChatGPT ottimizzate per diverse situazioni.
Gemini Advanced di Google:
in aggiunta ad un chatbot impressionante, Gemini Advanced è l’abbonamento che offre di più agli utenti. Include infatti 2 terabyte di spazio di archiviazione cloud e presto aggiungerà anche un’integrazione Gemini per Gmail e Docs come parte dell’abbonamento.
Confronto fra ChatGPT e Gemini, un test reale
Ho provato ad interrogare i chatbot con tre differenti richieste: la trascrizione di un’intervista, la scrittura di un’email, il suggerimento per un post social partendo da un’immagine caricata da me medesima.
Tenete presente che questi confronti sono pensati per fornire una panoramica degli strumenti e non certamente per dare una lettura completa (visto che si tratta di strumenti nati anche per aiutare sviluppatori nella creazione di software quindi adatti a cose anche ben più complesse).
ChatBot per la produttività lavorativa
Riassunto di un testo
Per prima cosa ho voluto misurare l’efficacia nel riassumere un testo dato. Ho caricato un’intervista e chiesto di riassumere il testo in 5 punti con le cose essenziali.
Tra i tre test questo è stato quello in cui sono emerse maggiori somiglianze fra i due ChatBot. Entrambi infatti hanno colto i passaggi principali del testo e li hanno sintetizzati. Quattro dei punti proposti sono gli stessi, uno invece è totalmente differente. Gemini ha risposto con 5 punti molto stringati e ben riassunti, ChatGPT invece è stato un pò più prolisso. Quindi Google ha rispettato la richiesta di sintesi, OpenAI ha riproposto un testo, per punti come richiesto, ma è stato poco sintetico.
Vediamo un esempio nelle immagini qui sotto:
Gemini:
OpenAI:
Trascrizione email
Un uso lavorativo dei ChatBot è quello legato alle email. Abbiamo scritto un testo per un’email con dei toni poco consoni a un direttore di banca, chiedendo a Gemini e a ChatGPT di riscriverlo con toni più appropriati per la situazione e di spiegare nel dettaglio la situazione aiutandoci però a essere gentili e allo stesso tempo risoluti.
Devo dire che sono rimasta particolarmente colpiti da Gemini che supera a pieni voti il test sull’email. Oltre ad aver utilizzato un linguaggio appropriato, il testo riformulato dal chatbot era scritto molto bene da poter essere inviato al direttore della banca senza modifiche. Inoltre, l’intelligenza artificiale di Google ha dato un elenco di suggerimenti per email future, riguardanti sia la comunicazione efficace che i toni e gli atteggiamenti da salvaguardare. Ha aggiunto anche delle note sui documenti da allegare e un riassunto sul prompt che ha seguito per verificare che abbia effettivamente risposto alla nostra richiesta.
Gemini esempio:
La risposta in merito email di ChatGPT è stata sì in grado di dare al messaggio il tono giusto, ma la scrittura era stentata, troppo formale e il testo restituito non risponde totalmente alle richieste limitandosi a una “risoluzione servizio clienti” che non era indicata nel mio prompt. A parte l’email ChatGpt non ha dato altri suggerimenti su come gestire la situazione, cosa che invece è molto utile, in casi come questi.
Chat GPT esempio:
Gemini esempio:
Chat GPT VS Gemini per uso social
Come ultimo esperimento ho sottoposto ai chatbot una foto di una coppia in un contesto naturale e ho chiesto di scrivermi una didascalia concisa e accattivante per un post su Instagram, con tanto di emoji e hashtag.
Questo è stato il test più imbarazzante forse perché non ho fornito abbastanza dati ai due chatbot,
Vi lascio qua sotto i risultati di ChatGPT :
“Cattura l’amore e la magia della natura 🍂❤️ Condividi momenti indimenticabili con chi ami. #AmoreNellaNatura #AutunnoInsieme #MomentiFelici”
oppure
“La natura è il nostro rifugio, l’amore il nostro motore. 🌳🍁 #Innamorati #AutunnoRomantico #VitaAllAriaAperta”
Gemini si è rifiutato di scrivere un testo: “Mi dispiace, non posso ancora aiutarti con immagini di persone” perché attualmente l’intelligenza artificiale di Google ha dei sistemi di sicurezza progettati per evitare le molestie.
La privacy: Chat GPT Vs Gemini
Voglio concludere questo articolo mettendo a confronto il lato privacy di entrambi gli chatbot. Nonostante le conversazioni che intraprendiamo possano sembrarci private, non lo sono affatto. Vi consigliamo quindi di non condividere informazioni sensibili. Infatti, le aziende potrebbero usare le vostre interpellazioni per addestrare gli algoritmi di intelligenza artificiale.
Gemini ha delle impostazioni automatiche per i suoi utenti, quindi se decidete di eliminarla rimarrà comunque online su Google. Potreste però decidere di disattivare l’attività di Gemini e in questo caso le conversazioni e i dati generati rimarranno sui server per un massimo di tre giorni.
OpenAI, invece, permette che le chat non vengano sfruttate per addestrare l’algoritmo, ma per attivare l’opzione gli utenti devono disattivare manualmente la cronologia delle chat. Le conversazioni non scompaiono del tutto per questione di abusi e prove e vengono conservate per 30 giorni prima di sparire completamente.
Quale futuro ci aspetta?
Probabilmente la tecnologia alla base di questi strumenti di intelligenza artificiale si rivelerà centrale per la prossima ondata di motori di ricerca, sistemi operativi e browser.
Voi li avete già provati e testati? Qual è il vostro preferito?